Atalanta, Reja portato al dialogo
Di Cola parlano i risultati

Di Edy Reja conoscevamo soltanto il più che dignitoso curriculum. L’aver, però, gestito coi fiocchi le panchine di Napoli e Lazio costituiscono un certificato valore aggiunto. Da entrambe le focose piazze è venuto via con attestati di profonda stima da parte delle tifoserie.

Non a caso, siamo in grado di confermarlo senza ombra di smentita, non più tardi di un mese e mezzo fa il presidente partenopeo De Laurentis lo avrebbe rivoluto con l’incarico di consulente tecnico. Proposta rifiutata sull’unghia anche per onorare il contratto precedentemente sottoscritto a Zingonia.

Ma parliamo dei giorni nostri prendendo lo spunto del viso a viso con lui di circa un’ora e mezzo durante una pausa del ritiro della squadra in Alta Valle Seriana. Partiamo dalla fine dell’incontro: nel salutarlo abbiamo rimarcato che per noi si era trattato di una autentica lezione universitaria tenuta da un docente-luminare. Inevitabile un confronto con il suo predecessore sotto l’aspetto prettamente caratteriale. Di Stefano Colantuono ricordiamo l’atteggiamento altamente cattedratico anche se il più delle volte convincente. Non sempre, poi, portato al dialogo diretto nei confronti soprattutto di coloro che, a torto o a ragione, non riteneva possedessero specifici titoli in materia.

L’opposto di Reja disponibile ad ascoltarti sino in fondo per replicare magari con toni, puntualmente, pacati. Vero, comunque, è che bravura, professionalità e via dicendo di un allenatore non si misurano a seconda di come ci si pone con l’interlocutore di turno. Sono i risultati sul campo, a conti fatti, a determinare la scala dei valori (e relativi ingaggi) di colui che guida il gruppo. E al momento attuale è Colantuono a detenere saldamente in mano lo scettro del comando considerato i record di punti e di piazzamenti (comprese le due promozioni) di cui si è meritatamente medagliato nelle sei stagioni sportive e mezzo trascorse a Bergamo. Per adesso Reja ha centrato, nel finale dell’ultimo campionato, l’obiettivo-salvezza preteso a viva voce dal presidente Antonio Percassi. Teniamolo, allora, attentamente monitorato…

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