COPIA DI Atalanta, Cagni in pole position
Bonacina in panchina a Palermo

Antonio Conte si è dimesso. Il presidente Alessandro Ruggeri entro 48 ore deciderà a chi affidare la squadra. A questo punto la domanda d'obbligo ai nostri lettori è:
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Gigi Cagni ed Edy Reja. La partita per il nuovo allenatore dell'Atalanta sembra giocarsi su questi due nomi. Cagni sarebbe già stato visto varcare i cancelli della società nerazzurra nella serata di giovedì. In ogni caso il presidente dell'Atalanta Alessandro Ruggeri ieri ha comunque affermato che intende prendersi 48 ore di tempo prima di decidere il nome del nuovo allenatore. «Ho già sbagliato e non voglio ripetere errori - ha detto -, ora è importante ricucire lo strappo con i tifosi». Entro venerdì sera o sabato si arriverà alla scelta, ma l'ufficializzazione del nuovo tecnico potrebbe avvenire dopo la partita con il Palermo, che vedrà in panchina Bonacina.

L'uscita di scena di Antonio Conte, che ha rassegnato le dimissioni, non è stata indolore. La conferma dell'addio del tecnico è stata data dallo stesso Conte che poco dopo le 12,30 di giovedì 7 gennaio, è uscito da un incontro fiume con i vertici della società, a Zingonia, e ha riferito ai cronisti di aver lasciato la guida dell'Atalanta. «Mi sono dimesso: per il bene dell'Atalanta - ha detto Conte - è meglio che me ne vada adesso». E poi ha aggiunto: «Lascio una squadra viva, che ha fatto 13 punti in 13 partite».


IL NOSTRO SONDAGGIO
Il nostro sondaggio, gettonatissimo, vede intanto Cagni nettamente in testa alla preferenze dei lettori del sito, seguito da Sonetti, Reja e Bonacina, Mutti, Gregucci.

IL COMUNICATO DELLA SOCIETA'
Questo il breve comunicato apparso sul sito della squadra: «Atalanta comunica di aver accettato le dimissioni presentate in data odierna dal signor Antonio Conte. La società informa inoltre che l’allenamento di oggi verrà condotto dall’allenatore della Primavera Valter Bonacina».

IL VERTICE ALLO STADIO DOPO IL MATCH
Un vertice atalantino si era già tenuto, a fine partita, negli spogliatoi dello stadio. Vi avevano preso parte il presidente Alessandro Ruggeri, il responsabile dell’ area tecnica Carlo Osti e l’allenatore Antonio Conte, che aveva reagito con durezza alle proteste dei tifosi. Qui - secondo quanto si è saputo oggi - Conte aveva già annunciato la sua intenzione di dimettersi. Ma la proposta era stata respinta

LE CONTESTAZIONI
Dopo la partita e la sconfitta rimediata in casa con il Napoli si era assistito a una dura contestazione dei tifosi atalantini: un gruppo di circa 500 ultrà al termine dell'incontro si era piazzato fuori dagli spogliatoi urlando cori e insulti. Le forze dell'ordine avevano già predisposto un massiccio servizio di ordine pubblico.  Il capitano Doni e altri tre giocatori erano usciti dagli spogliatoi e avevano iniziato a parlare con i tifosi, poi è arrivato tutto il resto della squadra. Momenti di tensione si erano vissuti all'uscita dallo stadio quando Conte ha rischiato di venire a contatto con alcuni tifosi: ne è nato un battibecco sedato con l'arrivo della Polizia. Poi Conte si era allontanato su un'auto.

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