Tiribocchi, c'è più serenità
l'umore del gruppo è cambiato

Per cinque anni nelle giovanili della Lazio, ma con il cuore che da sempre pulsa per la Roma. Simone Tiribocchi, romano, a fine mese trentaduenne, di professione bomber non concede spazio ai sentimentalisti: “Cercherò di dare un dispiacere alla Lazio, lo esige la classifica dell' Atalanta”. E ancora: “Le potenzialità degli avversari sono notevoli e per di più la stessa Lazio è nella necessità di far punti per migliorare la sua non brillante posizione di classifica. Insomma, anche i biancoazzurri scenderanno in campo con le nostre motivazioni. ragion per cui, per costringerli alla resa, dovremo impegnarci dall' inizio alla fine senza il minimo risparmio di energie".

Sulla prima settimana di gestione Mutti, il “Tir”, giunto a Bergamo la scorsa estate, ha detto: “Il nuovo mister ci ha trasmesso quella serenità che proprio ci voleva. Di conseguenza l'umore del gruppo ne ha usufruito”.

E sotto l'aspetto tecnico e tattico? “Quanto al reparto offensivo – ha sottolineato - Mutti ha chiesto maggior profondità mentre indietro miglior accortezza. Del resto qualche accorgimento, rispetto al passato, era doveroso vista la nostra precaria situazione”.

Rimanendo sul tema tattico, alla domanda se preferisce giocare con il trequartista Doni o l'altra punta Acquafresca ha risposto: “Sono due compagni con caratteristiche differenti nei movimenti. Giocare con l'uno o con l'altro poco importa: l'importante è esserci”.

Sull' altra punta, Cheventon, ha sottolineato: “Dire che si tratta di un fior di attaccante è scontato: di lui parla un curriculum di primo piano”. Infine, sulle voci di mercato che non escludono l'arrivo di una nuova punta, con la schiettezza che da sempre lo contraddistingue, ha replicato: “In effetti qualcuno sostiene che all'Atalanta ne manca ancora uno. Non sta certo a me decidere in un senso o nell' altro…”.

A. Z.

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