Tiri liberi sul basket bergamasco
Comark, non tutto è perduto

«Una rondine non fa primavera». Auguriamoci di non dover coniugare l’intramontabile adagio, nel prosieguo di campionato, con la brillante anche se infruttuosa prova di domenica scorsa della Comark contro la carismatica e capolista Fortitudo Bologna. I dubbi, purtroppo, permangono.

Come si spiegherebbe, altrimenti, se non fosse stato un exploit dei trevigliesi la consistente differenza del numero di vittorie della Fortitudo (15) rispetto alle 9 della Comark? E, ancora, non la dice lunga la discontinuità di rendimento sin qui evidenziata da Reati e compagni che ha avuto come conseguenza le non annunciate sconfitte contro il penultimo Fidenza e all’esordio con il ripescato Osimo, confezionato in furia e fretta all’ultimo istante? Se invece la tappa-Fortitudo, di scena al PalaFacchetti, fosse coincisa con le premesse di una striscia di risultati superlativi, allora sì che potremmo cantar vittoria in chiave futura. In tal caso, poi, la squadra di coach Simone Morandi meriterebbe dieci e lode, voto da estendere alla dirigenza per aver allestito un organico coi fiocchi nonostante il dichiarato budget piuttosto contenuto rispetto a quello della passata stagione sportiva.

Per adesso c’è la classifica che ci riconduce alla cruda realtà: il sesto posto dopo diciotto gare di regular season induce a definire la rosa della Comark adeguata ad una potenzialità non certo da prime posizioni. Al tempo stesso non ci sentiremmo di escludere del tutto qualche miglioramento in corsa ma da qui a ipotizzare copiosi balzi in avanti, onestamente, ce ne vuole. A meno che tuffarsi sul mercato di riparazione ma al riguardo è meglio non illudersi visti i messaggi più volte lanciati dalla società.

Prossimo appuntamento lo stimolante derby con Brescia, lontani da Treviglio. Il team bresciano, che ha vinto nell’andata al fotofinish, occupa la quarta piazza dietro le corazzate Fortitudo e Forlì e la sorprendente Ozzano. Il distacco dai “cugini” è di quattro lunghezze: un blitz a Brescia riaprirebbe, probabilmente, la possibilità di inserirsi nel quartetto di testa, obiettivo questo tenuto in piedi dalla dirigenza, con una certa logica, specie quando la Comark è reduce da un paio di successi di fila. Arturo Zambaldo

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