Bellini, domenica giorno speciale
Saranno 200 partite in serie A

Il prossimo incontro contro la Sampdoria, in programma a Genova domenica 31 gennaio alle 15, non sarà una partita qualunque per Gianpaolo Bellini. Il terzino atalantino festeggerà sulla sua fascia di competenza le 200 presenze in serie A.

Nato a Sarnico il 27 marzo 1980, il suo nome è legato da anni alla società Atalanta. Il numero 6 nerazzurro ha infatti svolto tutta la trafila nel settore giovanile atalantino, prima di approdare in prima squadra ed esordire in serie B, contro il Verona l’11 aprile 1999, quando sulla panchina bergamasca sedeva proprio Bortolo Mutti.

La prima partita in serie A il «Bello» la disputò il 1° settembre 2000: a Bergamo arrivò la Lazio fresca di scudetto, ma la band di Vavassori, piena di giovani promesse del vivaio, stupì il mondo calcistico con un’annata sopra le righe. Bellini fu schierato titolare in 24 partite su 34: da questo momento è diventato una bandiera dell’Atalanta e in generale una delle ultime del calcio italiano.

Infatti, in diverse circostanze il giocatore bergamasco ha rifiutato importanti offerte di mercato per rimanere nella squadra della sua città. Proprio per questo motivo il rapporto con i tifosi, riconoscenti a Bellini per tutto quello fatto in maglia nerazzurra, è sempre stato splendido. Quando domenica scenderà in campo a Marassi con la fascia di capitano al braccio, qualche brivido lo percepirà, prima di entrare nel match con la solita grinta.

Chiudendo gli occhi il suo pensiero andrà ai numerosi anni vissuti a Zingonia, alle persone incontrate, alle vittorie, ma anche alle delusioni. Da quel 1° settembre 2000 di acqua sotto i ponti ne è passata. È mancata solo la Nazionale maggiore nella carriera di Bellini, in campo con l’Under 21 nell’Europeo del 2002.

Contro la Sampdoria non ci sarà tempo di festeggiare. La classifica piange e ogni partita sarà importante per fare risultato. Se l’Atalanta si risolleverà in classifica sarà soprattutto merito della forza del gruppo, trascinato, oltre che da capitan Doni, dal vice Bellini. Bergamasco doc, gran lottatore, ottimo terzino di spinta, ma soprattutto guida in campo e fuori per il gruppo nerazzurro.

Preciso nel lavoro, cordiale con gli addetti ai lavori, deciso a difendere i suoi compagni nel caso di una pesante sconfitta. Queste le armi vincenti che hanno portato Bellini a diventare qualcuno nel mondo del calcio: un esempio per tutti i ragazzi con questo sogno nel cassetto.
 Simone Masper

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