Comark, ora contro Forlì
ci vorrà una grande impresa

C'è da ringraziare sentitamente Ozzano che, superando domenica il Trento, ha salvato in dirittura d'arrivo la Comark, qualificatasi per i playoff in virtù di una miglior classifica avulsa. Pensate che smacco sarebbe stato per il team orobico non accedere ai playoff, anche se campanelli d'allarme erano stati suonati, in primis da chi scrive, sin dall'annuncio del nuovo organico nella passata estate.

Tutto è bene, allora, ciò che finisce bene? Sì e no perché piazzandosi ottavi (ultima posizione utile per inserirsi nelle sfide-promozione) capitan Reati e compagni si sono beccati, come da regolamento, la capolista Forlì. E, razionalmente parlando, affrontando subito la meglio piazzata del girone, le chance di scavalcare il turno sembrano gran poche.

Per la verità le statistiche non escludono, anche se le percentuali sono basse, clamorosi colpi di scena. Uno su tutti quello che vide l'allora super favorita squadra di Treviglio, prima in regular season, stesa inesorabilmente al tappeto dal mai dimenticato Celana (ottavo) nello storico spareggio in terra trevigliese per il salto in serie B d'eccellenza.

Sapete chi allenava, a quel tempo, il Celana? L' attuale general manager della Comark, Euclide Insogna, il quale, visto il precedente, potrebbe prestare - passateci la battuta - assistenza a coach Simone Morandi. Ma per sovvertire i pronostici, iniziando a battere Forlì in gara1, in programma domenica 25 aprile, bisognerà che la Comark si presenti in Romagna con una marcia in più rispetto alle ultime non convincenti prestazioni.

Domenica scorsa a Verona, ad esempio, eloquente senza possibilità di smentita, la miseria dei cinquantacinque punti totalizzati nell'arco dei quaranta minuti di gioco. D'accordo che se ne sono subiti soltanto sessanta ma se, in fase risolutiva, si ripeteranno le cifre uscite dal parquet del palasport veneto, apriti cielo…
 Arturo Zambaldo

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