Atalanta, c'è il rebus Schelotto
«Io vorrei giocare in serie A»

Il 25 giugno, quindi tra meno di tre settimane, sarà l'ultimo giorno per risolvere le comproprietà prima di dover ricorrere alle buste. L'Atalanta s'è mossa per tempo definendo una delle comproprietà più pesanti con la cessione a titolo definitivo di Andrea Lazzari al Cagliari. Ma ce ne è ancora un'altra particolarmente delicata e importante: la comproprietà con il Cesena di Matias Ezequiel Schelotto, ala destra italo-argentina di 21 anni, considerata uno dei talenti emergenti più interessanti.

La sua stagione, del resto, è sotto gli occhi di tutti: 40 presenze, 6 gol e un contributo determinante al ritorno in serie A della squadra romagnola. «Neanche io mi aspettavo una stagione simile: la promozione è stata una piacevole sorpresa, ho giocato 40 partite in campionato e 3 con l'Under 21 italiana. La voglia di lavorare e l'umiltà non mi sono mai mancate e ora mi sento pronto per la serie A».

Schelotto pare non veder l'ora di misurarsi con i migliori giocatori in Italia, ma questa aspirazione lo allontana decisamente dall'Atalanta. «Matias s'è guadagnato la serie A sul campo, ma prima di tutto bisogna vedere come si risolverà la comproprietà e capire quali saranno le intenzioni dell'Atalanta con la nuova dirigenza», ha spiegato il suo agente Augusto Carpeggiani.

La situazione è parecchio complicata. E nell'ultimo mese si è completamente ribaltata la posizione di Atalanta e Cesena, visto che ora sono i romagnoli ad avere il vantaggio di offrire la serie A. Va detto che comunque la comproprietà non tiene conto della volontà del giocatore: se l'Atalanta riuscisse a riscattare Schelotto, poi avrebbe lei in mano il pallino. E non va dimenticato che diverse società di serie A (Fiorentina, Genoa e Udinese) hanno da tempo segnato il nome di Schelotto sulla loro lista della spesa.

La quotazione del giocatore intanto è lievitata (5-6 milioni per l'intero cartellino) e se Cesena e Atalanta non troveranno un accordo entro il 25, il rischio delle buste è concreto. «Se mi riscattasse l'Atalanta? Io ovunque vado, gioco, lavoro e mi impegno al 100 per cento. Questo è sempre stato il mio modo di pensare, quindi sia che io resti al Cesena, sia che finisca all'Atalanta, sicuramente darò il massimo» ha anche detto Schelotto.

Ma la sensazione è che il richiamo della serie A sia troppo forte. «Mi piacerebbe molto giocare in serie A, è un sogno. Io sono da due anni a Cesena, ho vinto due campionati, in poco tempo sono passato dalla C1 alla serie A. Mi sento pronto per la serie A, so che ci sono anche altre squadre che mi vogliono, per cui non voglio mentire: se l'Atalanta mi dovesse riscattare, poi ne parleremo. So comunque che l'Atalanta ha cambiato adesso la dirigenza e che vogliono fare una squadra per tornare subito in serie A. Vedremo cosa succederà con le comproprietà».

Nelle prossime settimane, per non dire i prossimi giorni, sicuramente si intensificheranno i contatti tra le due società. Il Cesena, ora che è tornato in serie A, vorrebbe tenere Schelotto. «Io mi auguro solo che questa situazione si risolva presto, vorrei sapere il prima possibile dove sarò il prossimo anno e vorrei sempre il meglio per me. Per ora non si sa molto, so che Atalanta e Cesena dovranno parlare della comproprietà, poi si vedrà».

Schelotto non può che restare in attesa. Intanto, non sembra avere fondamento la voce secondo cui l'Atalanta sarebbe pronta a offrire Adriano Ferreira Pinto al Cesena per arrivare a Schelotto. Il brasiliano rientra ancora nei piani dell'Atalanta. Certo bisognerà parlare anche del prolungamento del contratto in scadenza nel 2011. Che Ferreira Pinto possa interessare al Cesena (ci ha giocato nel 2005-06) è invece un altro discorso, ma al momento una cessione del brasiliano da parte dell'Atalanta appare un'ipotesi remota.
 Guido Maconi

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