Basket, Comark Treviglio
Il nuovo coach è Simone Lottici

È Simone Lottici, 51 anni, piacentino, l'allenatore della Comark. Il neo coach era stato contattato insieme a Guido Saibene e a Stefano Vanoncini l'indomani delle clamorose dimissioni di Stefano Salieri dopo che il club trevigliese non gli aveva concesso di avvalersi del fisioterapista di fiducia.

Nel frattempo Saibene ha deciso di fare il vice a Carlo Recalcati sulla panchina di Varese e Vanoncini di accasarsi, sempre come assistente, alla neopromossa in Legadue Barcellona Pozzo di Gotto. Scelta, dunque, obbligata quella di Lottici? Potrebbe essere anche se curriculum sportivo e qualità umane del neo coach non vanno sottovalutate.

Lottici, infatti, nella passata stagione ha diretto dignitosamente il Casalpusterlengo (Legadue) e pure nelle precedenti esperienze a Fidenza, Vigevano, Cremona e Soresina si era fatto apprezzare. La Comark ha offerto a Lottici un contratto biennale a differenza del Casalpusterlengo che lo avrebbe confermato ma per una sola annata.

L'operazione per la Comark l'ha portata avanti il general manager Euclide Insogna che ha commentato: «Riteniamo di aver ingaggiato un tecnico che si identifica al meglio in una realtà come la nostra. Lottici, oltre a possedere un occhio di riguardo nei confronti dei giovani, è solito prediligere un basket bello da vedere. Quello che mi ha subito colpito è stato l'entusiasmo con cui ha accolto le proposte del presidente Piervincenzo Mazza e dei suoi più stretti collaboratori».

Messo a posto l' argomento-allenatore, Insogna e il direttore sportivo Massimo Gritti si getteranno a capofitto sul mercato per varare la Comark edizione 2010-2011. Per prima cosa si dovrà andare alla ricerca dei sostituti di Minessi, Morandi e Zanella, terzetto che molto difficilmente giocherà ancora nel sodalizio della Bassa.

Sul piede di partenza anche capitan Reati, viste le richieste che ha anche nelle categorie superiori. Insomma, bisognerà trovare tre-quattro giocatori di un certo caratura da affidare a Lottici per consentirgli di disputare un campionato all'altezza delle sue credenziali.
 Arturo Zambaldo

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