Defendi: «Colantuono esigente
Mi ha lanciato, non deluderò»

Il ritorno all'Atalanta di «figliol prodigo» Marino Defendi è coinciso proprio con l'arrivo di Stefano Colantuono, l'allenatore che gli diede l'opportunità cinque anni or sono di muovere i primi passi da titolare in nerazzurro. «Naturalmente - ha detto il trequartista di Pognano - ho rivisto volentieri mister Colantuono. Ricordo che con lui giocai 27 partite nel campionato del salto in serie A e venni impiegato con una certa continuità anche nella stagione successiva, quella del record di punti».

Sempre su Colantuono, Defendi (25 anni il prossimo 19 agosto) ha sottolineato: «Stiamo parlando di un allenatore molto preparato ed esigente e che più volte non esitava a richiamarmi per incoraggiarmi e stimolarmi. Di lui non posso che avere ricordi decisamente positivi».

Defendi, presentatosi al ritiro di Rovetta con una folta e inedita acconciatura, è ottimista e confida di trovare spazio nella nuova Atalanta: «Starà a me dare il massimo negli allenamenti della settimana per lanciare adeguati messaggi al mister che dovrà decidere in merito. E se mi concederà fiducia, di sicuro non deluderò le aspettative».

Defendi, coccolato dalla tifoseria bergamasca, condivide a Rovetta la camera d'albergo con Padoin: «Un compagno ideale per me, per mille e un motivo». Infine l'amarcord sul suo ultimo campionato disputato con la maglia del Lecce: «In Puglia mi sono trovato ottimamente, perché - al di là della promozione - mi sono inserito a tempo di record nel gruppo».
 Arturo Zambaldo

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