Colantuono non sbaglia una mossa
Progressi importanti dell'Atalanta

Vittoria in trasferta con il più classico dei risultati (2-0), quarta partita con la difesa-saracinesca, secondo posto in classifica a 2 lunghezze dalla vetta. Valore aggiunto alle confortanti cifre i miglioramenti nel gioco e nella condizione atletica. Che si pretende di più dal weekend versione nerazzurra?

Si dirà che si è espugnato il campo di un approssimativo e neopromosso Pescara. Osservazione magari non fuori luogo ma fino a un certo punto. Soprattutto nella cadetteria, infatti, le sorprese sono spesso e volentieri dietro l'angolo e le squadre di modesta caratura tecnica talvolta riescono a ribaltare i pronostici della vigilia ricorrendo al fattore campo.

Invece, l'undici di Di Francesco si è imbattuto in avversari strategicamente ben disposti e con la mentalità giusta. E la mentalità evidenziata in Abruzzo è andata a braccetto con la concentrazione e la determinazione della quasi totalità dei giocatori impiegati.

A proposito degli atalantini utilizzati, a conti fatti, Stefano Colantuono non ha sbagliato proprio una mossa. Prendiamo uno su tutti, Tiribocchi (autore del gol della tranquillità), che fino a quel momento non aveva disputato una gran partita e che invece il tecnico non ha voluto sostituire.

Insomma mister e giocatori, nei confronti dei quali in settimana erano piovute critiche, si sono presi una bella rivincita. Ma ciò che più importa è che l'Atalanta di colpo è tornata ad essere la grande favorita alla promozione e la pazienza invocata da Colantuono non ha più il sapore di un fragile alibi di circostanza.

Moderare però l'ottimismo, rispuntato subito nel dopo-Pescara, è in ogni caso consigliabile. Alla ripresa degli allenamenti bisognerà preparare come si deve la trasferta di sabato a Siena, una sorta di scontro diretto tra le formazioni maggiormente attrezzate del campionato.

Conte o non Conte (aspettiamoci e magari godiamoci i prevedibili botta e risposta), il match in Toscana sarà il test più attendibile. Il blitz di Pescara dovrebbe aver regalato a Bellini e compagni una notevole quantità di autostima: vi pare poco?
 Arturo Zambaldo

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