Martedì 14 Settembre 2010
Marcolini, l'ex che fa gol nel Chievo
«L'Atalanta? È da serie A»

Il Chievo primo e lei che segna di testa, ma che succede?
«Non avevo mai fatto un gol così, di testa intendo. Me lo sto riguardando ogni tanto ed è sempre un piacere. Tuttora non credo sia stato possibile. Forse me ne devo convincere io per primo. Ed è stato anche un bel gol, Luciano ha fatto un'azione fantastica».
Ha ricevuto più sms di complimenti o di battutine?
«Il messaggio che mi ha fatto ridere di più è stato quello di Nicola Ventola. Mi ha scritto: ma chi sei? Casiraghi?».
Intanto siete primi, non sarete mica voi l'anti-Inter?
«Calma, calma. Il primato fa piacere e ce lo godiamo tutto, ma finisce lì perché siamo ben consapevoli che siamo solo all'inizio, che il nostro campionato sarà un altro e che ci sarà da soffrire fino alla fine».
Ma che sensazione le fa vedere il Chievo due punti sopra l'Inter, tre sul Milan, addirittura cinque su Juve e Roma?
«Fa venire un po' di vertigini, perché è una cosa a cui non siamo abituati. Però non siamo una squadra di ragazzini, sappiamo capire il momento e valutare la situazioni. Certo questa classifica è bella da vedere. Diciamo che è un campionato che è partito al contrario, visto che in testa ci sono squadre come Chievo, Bari e Cesena che lottano per salvarsi».
È di nuovo la favola-Chievo?
«Io sono arrivato qui dopo la favola, il Chievo in tutti questi anni ha dimostrato che più di una favola, è diventato una realtà consolidata. Perché a parte l'anno nero della retrocessione, poi è stato protagonista in serie A per molti campionati».
Durerà?
«Noi restiamo coi piedi per terra e siamo già proiettati alla prossima partita».
Lo sa che a Bergamo domenica si farà doppiamente il tifo per voi? «C'è il Brescia, per me da tifoso atalantino è quasi un derby. Sarebbe bellissimo mantenere il primato battendo la rivale storica dell'Atalanta».
A proposito, l'Atalanta?
«Percassi ha allestito la squadra più forte della serie B, una squadra che già adesso potrebbe stare tranquillamente in A. Non vedo come non possa non salire. L'aspetto in serie A».
Guido Maconi
t.mirabile
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