Ripresa a Zingonia, parla Consigli:
Novara da playoff, rebus Varese

Alla ripresa dei lavori a Zingonia, visto l'avvicinarsi del 2011, è tempo di bilanci per i giocatori nerazzurri. Il portiere Andrea Consigli spezza in due parti il suo 2010: dalla tristezza per la retrocessione e il dualismo con Coppola alla ritrovata serenità.

Alla ripresa dei lavori a Zingonia, visto l'avvicinarsi del 2011, è tempo di bilanci per i giocatori nerazzurri. Il portiere Andrea Consigli spezza in due parti contrapposte il suo 2010: dalla tristezza per la retrocessione e il dualismo con Coppola alla ritrovata serenità della seconda parte dell'anno, giocata su grandi livelli dal miglior atalantino della squadra targata Colantuono.

«Il 2010 era iniziato male con la retrocessione, ma poi è cambiato tanto con la nuova società e la stagione è cominciata nel verso giusto - esordisce Consigli -. Nel primo match dell'anno solare avevo vissuto l'avvicendamento con Coppola: ora la situazione è diversa e sono felice, perché il lavoro ha dato i suoi frutti. Speriamo che il nuovo anno prosegua su questa lunghezza d'onda: non voglio vivere più i primi cinque mesi del 2010».

Dopo la girandola di preparatori dei portieri della passata stagione, l'arrivo di Mariano Coccia, già suo maestro alla Sambenedettese, è stato il primo passo verso la serenità per il giovane portiere atalantino. «Aiuta lavorare con una persona che hai già conosciuto. L'anno scorso non ha giovato cambiare così tanti allenatori, anche se erano persone all'altezza. Con la squadra in questa posizione anche il singolo ne trae giovamento».

«C'è sempre da migliorare, soprattutto nelle uscite più rischiose, perché sono giovane e voglio diventare un ottimo portiere. Iniziamo a raggiungere il nostro obiettivo: per pensare in grande a livello personale c'è tempo. Il momento più brutto è stato il pareggio contro il Bologna che è valso la retrocessione. Sono felice di essere rimasto e spero che il momento più felice arrivi a maggio» .

Proprio in primavera inoltrata si decideranno le sorti della formazione atalantina: in quel momento la concorrenza delle altre formazioni, ora agguerrita, potrà essere drasticamente ridotta. «Disputeremo molti scontri diretti in casa e questo sarà un grande vantaggio. Nel finale di stagione tre delle ultime quattro partite saranno al Comunale, contro formazioni sulla carta meno blasonate: speriamo che sia l'occasione giusta per preparare la festa finale. Adesso però bisogna pensare alla giornata e quindi al Grosseto, il prossimo avversario».

«Dobbiamo migliorare in alcuni particolari per evitare le figure di Empoli e Piacenza e così potremo essere i più forti. Il Novara non mollerà e almeno i playoff li centrerà. Il Varese è un'incognita, squadra solida, che gioca un buon calcio e per il momento ha avuto fortuna».

«Attenzione a Torino e Livorno, squadra con la quale abbiamo subito la sconfitta più bruciante. Sul sintetico di Novara mi ero trovato bene, i miei compagni un po' meno, perché ha inciso sulle loro gambe. Pagherei per avere un campo così a Bergamo, visto che il nostro è imbarazzante».

Il secondo posto conquistato prima delle feste natalizie ha soddisfatto in parte i tifosi nerazzurri, che continuano a mugugnare sul gioco espresso dalla squadra. Il portiere atalantino prende le difese del mister e dei suoi compagni, puntando il dito sul terreno di gioco e sulle misure prese dagli avversari.

«Abbiamo cambiato il modo di difendere, da zona a uomo, mentre prima alternavamo le due marcature. Non possiamo dire di avere risolto il problema, ma ho fiducia nei miei compagni. Non è facile fare un gran calcio in serie B. Abbiamo una squadra adatta per farlo, ma bisogna calcolare l'avversario e il campo».

«C'è chi si chiude dietro la linea della palla e così facendo il gioco ristagna: quando abbiamo trovato formazioni in grado d'impensierirci ci siamo mossi meglio. È normale nella serie cadetta, e sarà così fino alla fine della stagione».

Nel momento in cui la squadra bergamasca dovesse centrare il suo obiettivo finale nello spogliatoio atalantino saranno pronti i festeggiamenti. Su tutti Consigli e Defendi hanno in testa una pazza idea. «In caso di promozione abbiamo pensato con Marino di dedicarci al bungee jumping. È una cosa matta, soprattutto per un giocatore che deve evitare infortuni: se non ci butteranno gli altri ci lanceremo noi - aggiunge tra le risate Consigli - Sono pronto a tutto pur di conquistare la massima serie, possibilmente evitando i playoff».

Simone Masper

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