Mondo: «Il calcio mi ha aiutato»
A Torino i granata alzano le sedie

«Fortunato ha fatto bene, e il mondo del calcio mi è stato molto vicino: ho scoperto di avere tanti amici». Tutto il mondo di Emiliano è un Mondo senza confini, un sorriso che vale più di qualsiasi rinvio ciccato, di qualunque batosta.

«Fortunato ha fatto bene, e il mondo del calcio mi è stato molto vicino: ho scoperto di avere tanti amici». Tutto il mondo di Emiliano è un Mondo senza confini, un sorriso che vale più di qualsiasi rinvio ciccato, di qualunque batosta.

L'AlbinoLeffe senza di lui ha perso a Varese, Emiliano Mondonico dalla sua camera d'ospedale ha stravinto la partita del cuore, il suo e quello di mezza Italia, in battito accelerato per lui. È l'apoteosi del Mondo, un abbraccio colossale tracimato da Facebook a molte curve d'Italia. Mondo ha abbracciato l'abbraccio alla sua maniera, alzando la sedia dell'ironia in collegamento con Novantesimo Minuto, sulla Rai.

«Mi auguro che il mister non veda la partita, così non si agita», aveva scherzato venerdì Daniele Fortunato, il mister ad interim dell'AlbinoLeffe. Mondo senza partita? Figuriamoci. Si è fatto istallare apposta la parabola per vedere la partita di Varese su Sky, i seriani sono rimasti a secco, ma lui ha coccolato il fido Daniele.

«Ho fatto i complimenti a Fortunato, ha fatto molto meglio di quanto non avrei potuto fare io. La partita è stata buona». Con i suoi consigli, un «confronto» telefonico? Macché, ha sorriso Mondo. «A Fortunato non ho dato consigli, gli ho detto di fare di testa sua, di fare quello che vuole, di non copiare gli altri». E men che meno il maestro, in fibrillo sulla sedia come se fosse in panchina.

Mondo seduto è una contraddizione in termini, ma domenica è stata la giornata delle sedie. Un nugolo impressionante, alzato al Filadelfia di Torino, a mezzogiorno, omaggio della memoria alla sedia che Mondonico alzò ad Amsterdam nella finale di Coppa Uefa '92 con l'Ajax. Una foto da consegnare nelle mani di Mondo mentre lui, con la voce squillante delle giornate più belle, si è quasi commosso.

«Grande gente, quella del Toro. Il mondo del calcio mi è stato molto vicino, ho scoperto di avere davvero tanti amici. Quando me la facevo sotto, prima dell'operazione, sapere di avere così tanti amici e così tanto affetto mi ha dato forza. Allora se alla fine magari andrà tutto bene, posso dire che tutto questo mi ha dato davvero una grande mano».

Ma come sta Mondo? «Non ho più la pancia», ha risposto fulmineo e come sta Mondo se lo sono chiesti in tanti, da Bergamo a Torino via Varese. A Varese gli ultras biancorossi gli hanno inviato «Un Mondo d'auguri». «Forza Mondo, noi ti aspettiamo», hanno promesso i tifosi seriani. La prima sedia è alzata, ora c'è da risedersi in panchina.

Simone Pesce

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