Ceravolo, l'ex contro la Reggina:
«Una sfida dal sapore particolare»

Qualche brivido gli correrà lungo la schiena, sia se sarà in campo o se partirà dalla panchina. Fabio Ceravolo torna a casa. Reggino di Locri, ha infatti vestito la maglia amaranto nel 2005/2006 e tra il 2007 e il 2009 prima di approdare a Bergamo.

Qualche brivido gli correrà lungo la schiena, sia se sarà in campo o se partirà dalla panchina. Fabio Ceravolo torna a casa. Reggino di Locri, ha infatti vestito la maglia amaranto nel 2005/2006 e tra il 2007 e il 2009 prima di approdare a Bergamo.

«Sarà una sfida dal sapore particolare per me – afferma Ceravolo –. Vengo da quelle parti, e mi farà un certo effetto, ma indosso la maglia nerazzurra e andremo lì per fare la nostra partita, cercando di vincere. Troveremo un ambiente particolare. C'è meno entusiasmo rispetto a qualche anno fa, ma è sempre dura per tutti giocare e vincere lì. Anche per noi sarà così, ma metteremo in campo le giuste motivazioni. Dobbiamo fare attenzione a Bonazzoli in attacco, un punto di riferimento importante per loro, mentre a centrocampo temo Viola, bravo a dettare i tempi».

Oltre che contro una squadra in forma e in grado di mettere in difficoltà chiunque, la squadra atalantina dovrà saper reggere l'impatto con l'atmosfera che si respirerà allo stadio Granillo. «Sono una squadra giovane che corre tanto, con un allenatore bravo e una società alle spalle molto solida. Temo la voglia che avranno di far bene contro di noi. Saranno supportati dai tifosi, che in quell'ambiente sono sempre stati l'uomo aggiunto per la squadra. Mancano ancora tante partite, ma per loro questa avrà un sapore particolare, sarà quasi decisiva».

Dopo la serata che l'ha visto protagonista contro il Grosseto, Ceravolo è tornato nell'anonimato, anche a causa di qualche problema muscolare. «Siamo in tanti in avanti. Mi tengo pronto sia come attaccante che come esterno. Mi piacerebbe esserci dall'inizio in una partita così importante. Lotterò ancora di più per conquistare un posto tra gli undici contro la mia ex squadra».

Per il tuttofare del reparto avanzato atalantino la squadra orobica è attesa da un ciclo di partite fondamentali, che saranno decisive nell'economia del campionato. «Le prossime 6-7 partite saranno le più difficili, mentre dopo ci aspetterà un finale di campionato più soft. Dobbiamo fare più punti possibili adesso: sono convinto che dopo questo periodo potremmo tirare le somme. Novara e Siena sono ancora dietro e questo è quello che conta: dobbiamo evitare passi falsi, perché si rischia di compromettere con una partita il lavoro fatto. Il Novara non l'ho mai considerato in fase calante».

Simone Masper

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