Il Tir: «Pronto a tornare in A
con la maglia dell'Atalanta»

A dieci turni dal termine del campionato cadetto l'Atalanta di Colantuono si trova in una botte di ferro, con il primo posto ben saldo e il Novara terzo in classifica distante di ben 8 lunghezze.

A dieci turni dal termine del campionato cadetto l'Atalanta di Colantuono si trova in una botte di ferro, con il primo posto ben saldo e il Novara terzo in classifica distante di ben 8 lunghezze. Al primo passo falso dei piemontesi e con una contemporanea vittoria nerazzurra il campionato potrebbe essere chiuso, parola di Simone Tiribocchi.

«Se capita nuovamente che Atalanta e Siena vincono e il Novara perde il campionato è finito, perché le altre squadre dovranno iniziare a pensare ai playoff. Sono pronto a tornare in Serie A con la maglia dell'Atalanta e questo è il desiderio che ho da giugno».

L'attuale capocannoniere atalantino, affiancato in classifica marcatori da Doni dopo la doppietta di Piacenza, è tornato al centro dell'attacco orobico dal primo minuto, dopo un periodo di appannamento coinciso con le panchine con il Novara e di Ascoli. «Nell'ultimo periodo non stavo bene e non ho giocato, ora il mister mi ha rimesso in campo dall'inizio e ho dato il massimo. Un attaccante cerca sempre il gol, ma una prestazione come quella di sabato va benissimo, l'importante è vincere. Ho smesso di fare gol perché ho giocato meno oltre a una condizione non perfetta. Sono sicuro che il gol arriverà: l'importante era dimostrare di esserci e di dare un aiuto a questa squadra».

Nei tabellini la firma di Tiribocchi non compare dalla trasferta di Frosinone di fine gennaio, una latitanza in zona gol che ha fatto bisbigliare una parte della tifoseria atalantina. «Le critiche mi hanno fatto arrabbiare, però ci stanno, perché fanno parte del gioco: quelle giuste le accetti mentre quelle più feroci le prendi in un altro modo. Voglio dare il mio contributo per vincere il campionato. Ho passato un periodo particolare, ma adesso sono sereno».

Contro il Piacenza Tiribocchi ha fatto vedere qualche segnale di ripresa, come dimostra l'assist per la terza rete realizzata da Ruopolo. «Sono ancora in debito con Ruopolo, visti i numerosi assist che mi ha fatto nel girone d'andata. Visto il periodo che ho passato anche un assist mi è bastato. Sono soddisfatto della mia prestazione. E' stata un'ottima azione in contropiede e mi è uscito un bel passaggio. Anche Ruopolo vuole arrivare alla doppia cifra: sarà una bella lotta per il ruolo di migliore cannoniere atalantino, senza dimenticare Doni, che se lo meriterebbe visto il campionato che sta disputando. L'importante è continuare a segnare e vincere il campionato. Le critiche verso l'attacco sono state in parte giuste, anche se non dimentichiamoci che quando non abbiamo segnato la squadra non ha subito reti».

Ora sotto con il Padova, che l'Atalanta affronterà in notturna sabato 26 marzo alle 20.45. «Ci aspetta una trasferta difficile, ma in questo momento siamo in una condizione psicofisica ottimale. Veniamo da una serie incredibile di risultati utili, dobbiamo continuare così, dato che manca poco all'obiettivo. Se riusciamo a vincere in questo modo contro una squadra in forma come il Piacenza anche le altre iniziano a pensare che diventa dura riprenderci . Non parliamo nello spogliatoio dell'imbattibilità, ma il desiderio di arrivare più avanti possibile c'è: vogliamo continuare così, visto che questa serie positiva ci ha fatto andare in testa ala classifica».

Tra le fila biancorossi la band di Colantuono troverà un fresco ex, quel Matteo Ardemagni, gioiello della campagna acquisti estiva, che ha deluso nei primi sei mesi in terra orobica e ora cerca riscatto in quel di Padova. «Matteo è un grande giocatore, so quanto ci tiene a questa partita. A Bergamo ha avuto qualche problema: dovremo fare attenzione a lui. Il Padova viene da una vittoria importante dopo un periodo difficile e conterà di tornare a vincere tra le mura amiche».

Simone Masper

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