La maratona del Sahara
Franco Zanotti ci riprova

Galeotto fu il mal d'Africa, roba che quando ti prende il cuore, non ci scappi nemmeno se sei il più allenato dei podisti. «Per questo riprovo questa esperienza - dice Franco Zanotti, 39 anni di Bergamo -. L'avventura dello scorso anno mi ha lasciato un segno dentro…»

Galeotto fu il mal d'Africa, roba che quando ti prende il cuore, non ci scappi nemmeno se sei il più allenato dei podisti. «Per questo riprovo questa esperienza - dice Franco Zanotti, 39 anni di Bergamo -. L'avventura dello scorso anno mi ha lasciato un segno dentro…».

Oggi l'ultramaratoneta orobico sarà infatti ai nastri di partenza della Marathon Des Sables nel deserto sud marocchino del Sahara. 280 km da Marrakesh a Ouarzazate da percorrere in sette tappe (da domani a sabato 9 aprile) ai limiti dell'impossibile. Fatica da acido lattico a parte, si lotta con la colonnina di mercurio (dai 40 gradi di giorno allo zero termico notturno) in regime di autosufficienza alimentare (ovvero si mangia solo ciò che si ha nello zaino prima del via).

«In mezzo a mille variabili parto con il vantaggio di sapere a grandi linee ciò che mi attende - continua Zanotti, dodici mesi fa ottavo in classifica generale (miglior risultato internazionale nel curriculum insieme a alla settimo piazza nel mondiale Ultrarail) - e stavolta proverò a razionalizzare meglio energie e risorse. Previsioni? Per scaramanzia non ne faccio, se non quella che come da tradizione vincerà qualche tuareg».

Lui guida un terzetto orobico che sarà completato da Roberto Marchesi (48 anni, di Sedrina, fu olimpionico di biathlon a Calgary ‘88) e dell'habituè Alessandro Carrara (ottava partecipazione per il 49enne di Mozzo).

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