Nuovo riconoscimento per Moro
All'alpinista il premio Sat 2011

Un premio via l'altro. Dopo il Kolosy, in pratica il piolet d'or polacco, ricevuto direttametne dalle mani del grande Kristof Wielicky, Simone Moro ha ottenuto un altro prestigioso riconoscimento: il premio Sat 2011, che la sezione speciale del Cai assegna ogni anno a un alpinista particolarmente meritevole nel panorama italiano.

La segnalazione è partita dalla sezione Cai di Bergamo che ha proposto all'attenzione della Società alpinisti tridentini lo scalatore orobico per il suo tris di invernali: lo Shisha Pangma nel 2005 assieme al compagno polacco Piotr Morawski, il Makalu nel 2009 con Denis Urubko e lo scorso febbraio il Gasherbrum II sempre assieme allo scalatore kazako e all'americano Cory Richards. Alle 11.28, lo scalatore bergamasco ha infatti calcato gli 8.035 metri del gigante pakistano, conquistando per la prima volta in inverno un ottomila della catena del Karakorum. Un risultato che, sommato alle altre due prime himalaiane nella stagione più fredda, gli è valso un posto di primissimo piano nella storia dell'alpinismo.

Solo i polacchi Kukucza e Wielicki erano riusciti a fare altrettanto, senza però mai aprire un varco in quella fortezza inespugnabile che è sempre stata il Karakorum tra dicembre e marzo. Quella delle invernali è ormai la specialità per Moro: «Il mio prossimo obiettivo – ha già annunciato – sarà il Broad Peak». Nel frattempo lo scalatore si gode i premi: quello della Sat gli verrà consegnato il 6 maggio durante l'annuale edizione del Filmfestival di Trento.

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