A Crotone una difesa tutta nuova
In campo Ferri, Troest, Peluso e Bellini

Più che una difesa sembra un cubo di Rubik: ha mille facce e mille combinazioni diverse. Colantuono la manipola e la plasma a seconda di necessità ed esigenze, e la sua forza è che il risultato non cambia, qualsiasi sia la combinazione.

Più che una difesa sembra un cubo di Rubik: ha mille facce e mille combinazioni diverse. Colantuono la manipola e la plasma a seconda di necessità ed esigenze, e la sua forza è che il risultato non cambia, qualsiasi sia la combinazione. Se così non fosse, non si spiegherebbe come l'Atalanta riesca ad avere la miglior difesa (25 gol, come il Siena), la miglior difesa esterna (15 gol, come il Siena) e la seconda difesa interna (10 gol, dietro solo al Varese che però ha giocato in casa due gare in meno).

Venerdì sera a Crotone l'Atalanta potrebbe presentare la diciannovesima linea di difesa diversa dall'inizio del campionato. Se come sembra dovessero giocare Ferri, Troest, Peluso e Bellini sarebbe una linea inedita. La diciannovesima in trentasette partite: roba da Guinness. E per la seconda volta in questo campionato Colantuono potrebbe cambiare tre quarti della difesa da una partita all'altra. Era successo soltanto tra la terza e quarta giornata di ritorno: a Frosinone si era giocato con Bellini, Talamonti, Capelli e Peluso, contro il Pescara con Raimondi, Troest, Capelli e Ferri. Stavolta l'unico sopravvissuto potrebbe essere Peluso: Capelli e Manfredini sono squalificati, Raimondi potrebbe stare fuori per scelta tecnica.

L'unico vero dubbio è tra Ferri e Raimondi. Giocasse il secondo, allora non sarebbe una primizia: insieme i quattro hanno giocato già altre quattro volte, tutte all'andata: con Torino, Novara, Piacenza e Padova. Ma gli indizi che arrivano da Zingonia fanno pensare a un impiego di Ferri, provato coi titolari nella partitella di martedì. Per l'ex terzino del Vicenza sarebbe la quinta presenza, la terza da titolare dopo quelle con Pescara e Novara. Finora non è stata una prima scelta, ma quando è stato chiamato in causa ha dato sempre un buon contributo, giocando sia a destra (dove probabilmente verrà impiegato domani), sia sulla corsia mancina. Un soldatino fedele alla causa e affidabile che gioca quando serve e poi sa accettare la volta dopo di finire in panchina o in tribuna.

A Crotone si rivedrà anche la coppia centrale formata da Troest e Peluso. Il danese ritrova una maglia da titolare per la seconda volta negli ultimi due mesi e mezzo, Peluso torna centrale dopo un mese e mezzo e sei partite giocate sulla fascia. Non è una coppia centrale inedita, ma solo un po' datata. Insieme, al centro della difesa, hanno già giocato quattro volte: l'ultima partita è stata con il Padova a Bergamo alla dodicesima d'andata, partita vinta 4-1. Era il 30 ottobre, da allora sono passati quasi sei mesi. Ma la forza della difesa dell'Atalanta è anche questa: è un cubo di Rubik, Colantuono ha mille combinazioni ma sa che qualunque sia la scelta sbagliare è difficile.

Guido Maconi

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