Mille Miglia, sessant'anni fa
il trionfo dei fratelli Musitelli

Sessant'anni fa, il pomeriggio del 29 aprile 1951, i fratelli Giulio e Ferruccio Musitelli conquistarono l'unica vittoria bergamasca alla leggendaria Mille Miglia, la corsa automobilistica che in 24 edizioni (tra il 1927 e il '57) chiamò al via i miti del volante.

Sessant'anni fa, il pomeriggio del 29 aprile 1951, i fratelli Giulio e Ferruccio Musitelli conquistarono l'unica vittoria bergamasca alla leggendaria Mille Miglia, la corsa automobilistica che in 24 edizioni (tra il 1927 e il '57) chiamò al via i miti del volante e fu una formidabile vetrina per grandi marchi oggi in primo piano nel mondo, oltre che passerella di vetture poi scomparse dalla scena ma splendide per la potenza e per il design.

Come la Cisitalia 202 B coupé di Giulio e Ferruccio Musitelli, il cui modello è attualmente esposto al Moma, il Museo di arte moderna di New York. Giulio, classe 1923, e Ferruccio, 1908, trionfarono nella classe Gt1 per 1.100 di cilindrata e conclusero ventiduesimi assoluti un'edizione tormentata dal maltempo e funestata da un incidente mortale.

I fratelli Musitelli, che abitavano e lavoravano a Bergamo e sono ormai defunti, percorsero il tragitto Brescia-Roma-Brescia (circa 1.600 chilometri) in 14 ore 34 minuti 34 secondi alla media di 107,288 chilometri orari. Vincitore assoluto fu l'equipaggio Luigi Villoresi-Pasquale Cassani ma i bergamaschi volanti riuscirono a staccare di 43 minuti il celebre Eugenio Siena, già copilota di un certo Tazio Nuvolari.

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