Antonio Conte ripensa all'Atalanta
«Esperienza che mi ha maturato»

«A Bergamo ho fatto 12 punti in 12 partite, una media salvezza. Ho preferito dimettermi rinunciando a tantissimi soldi, perchè vedevo che alcune situazioni non potevano essere portate avanti». Così Antonio Conte sull'esperienza con l'Atalanta.

«A Bergamo non è che non sono riuscito: ho fatto 12 punti in 12 partite, una media salvezza. Ho preferito dimettermi rinunciando anche a tantissimi soldi, perchè vedevo che alcune situazioni non potevano essere portate avanti». Antonio Conte torna a parlare della sua esperienza bergamasca. Intervistato da Radio Manà Manà sulle voci che lo vogliono sulla panchina della Juve, l'ex allenatore dei nerazzurri ha detto. «Conte in quel momento non era giusto per l'Atalanta. Personalmente sono stato molto onesto a capire che non c'era tempo per portare avanti il mio progetto e che le cose sarebbero andate a finire male. È stata comunque un'esperienza molto importante e significativa. L'esperienza alla fine si fa sul campo e quella con l'Atalanta mi ha fatto maturare».

«Quello che mi lascia tranquillo - ha concluso Conte - è che quando lavoro come dico io, i giocatori mi appoggiano nella mia idea di gioco, e la società tutela il progetto, so che le cose hanno maggiori possibilità di andare bene».

Parlando del suo futuro Conte non si è sbilanciato: «Alla Juventus ci penserei. Lotito? Non ho mai avuto il piacere di parlarci. Si è instaurato un bel rapporto di stima con il presidente Mezzaroma, perciò lo ringrazio per le parole. Perchè io vada via ovviamente ci deve essere qualcosa di importante e irrinunciabile. La Juventus chiaramente sarebbe una di quelle possibilità a cui non potrei rinunciare, anche perchè negli anni da giocatore ho dato tanto ma ho anche ricevuto tanto. Credo sempre che le motivazioni e le ambizioni debbano spingerci sempre. In ogni caso il presidente, qualora dovessi andare via, sarebbe il primo a saperlo. Quindi non c'è ancora stato nessun contatto con la Juventus».

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