Bonaventura carica i compagni
«Gubbio? Solo un episodio»

E' ricominciata dalle parole di uno dei pochi a salvarsi nella sciagurata serata di Coppa Italia la settimana d'avvicinamento alla prima giornata di campionato dell'Atalanta. La prestazione di Bonaventura è stata la nota positiva della serata.

E'ricominciata dalle parole di uno dei pochi a salvarsi nella sciagurata serata di Coppa Italia la settimana d'avvicinamento alla prima giornata di campionato dell'Atalanta. A dir la verità, sarebbe sbagliato parlare della prestazione di Giacomo Bonaventura in questi termini: quella del neo ventiduenne è stata una serata più che positiva, a differenza di molti suoi compagni di squadra. Con la sconfitta patita contro il Gubbio, il Jack atalantino, nato il 22 agosto 1989, ha passato un compleanno un po' più amaro, ma il pensiero è già all'esordio in campionato.

“Potevo festeggiare meglio il compleanno, ma ormai è andata così - ha esordito il ragazzo marchigiano - Sono convinto che la sconfitta di Coppa sia stata solo un episodio. Ci rimboccheremo le maniche e già domenica faremo una gran partita. Ho cercato di fare del mio meglio, perché eravamo in difficoltà aiutando i miei compagni. Non è andata come volevamo, ma inizieremo subito a preparare la partita di campionato con la mentalità vincente. Può aver influito la preparazione. Veniamo da carichi importanti: abbiamo affrontato una squadra di giovani pimpanti e siamo calati nella ripresa”. Assente Doni per i noti guai extracalcistici, Giacomo Bonaventura è l'uomo destinato a prenderne idealmente il posto, soprattutto per quel che riguarda la qualità che è in grado di mettere in campo, nonostante la giovane età.

“Il carisma di Doni ce l'hanno in pochi. La perdita di Cristiano è importante: dobbiamo fare gruppo e stare uniti, perché in questi momenti solo così si riesce ad uscire dalle difficoltà e far venire fuori le qualità del singolo. Non saprei dire se ci sia qualcuno in grado di sostituirlo. Mi pongo di fare del mio meglio e continuare a migliorare con sacrificio e costanza. Solo così i risultati arriveranno”.

Il paragone tra Bonavenura e Doni, anche per quel che riguarda altri aspetti che vanno oltre la posizione in campo, non sembra interessare il prodotto del settore giovanile atalantino.

“Non penso ad alcun paragone, ma il fatto di conquistare il suo posto mi da più responsabilità, che sono felice di prendere sulle mie spalle. Non faccio caso al numero dieci sulle spalle, giocando mi dimentico di indossarlo - ha proseguito con un sorriso Bonaventura - E' una maglia storicamente assegnata a giocatori importanti, ma a questo non ci penso: l'ho scelto io e ora mi subisco le battute dei compagni e degli amici. Punto a fare del mio meglio, divertirmi e vincere le partite. Non sento le pressioni, forse perché Bergamo è un po' la mia seconda casa. Gioco per il bene della squadra e non ho altri pensieri. L'anno scorso è andata bene con 9 reti: quest'anno firmerei anche per un bottino minore. Non dovrò pensarci, perché rischierei di sedermi sugli allori. Ho apprezzato molto gli auguri della gente, che mi ha dimostrato ancora una volta il suo affetto”.

Il Cesena sarà il primo avversario della formazione atalantina in campionato, domenica 28 agosto alle 20.45 al Comunale.

“E' da quando sono usciti i calendari che prepariamo mentalmente questa partita. Ci aspettano novanta minuti di fuoco. Da oggi inizieremo a prepararla sul campo e non lasceremo nulla d'intentato. Siamo concentrati e determinati e cercheremo di vincere, perché il Cesena potrà essere un nostro avversario diretto nella corsa alla salvezza. Loro si sono rafforzati abbastanza. Cercheremo di prendere le contromisure giuste, per affrontare una squadra reduce da un buon campionato, che in questa estate si è anche rinforzata”.

Simone Masper

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