Ramondi si sente tranquillo:
«Sarà il campo a decidere»

In queste ultime frenetiche ore di calciomercato è toccato a Cristian Raimondi, sicuro della permanenza in maglia atalantina, fare il punto della situazione. Il laterale bergamasco si è detto sorpreso dell'addio di Barreto, mentre ritiene più comprensibili le richieste per l'amico Tiribocchi.

In queste ultime frenetiche ore di calciomercato è toccato a Cristian Raimondi, sicuro della permanenza in maglia atalantina, fare il punto della situazione. Il laterale bergamasco si è detto sorpreso dell'addio di Barreto, mentre ritiene più comprensibili le richieste per l'amico Tiribocchi, in scadenza di contratto.

«Fa un po' parte del gioco questo via-vai delle ultime ore - ha affermato Raimondi -. Non mi era mai capitata una situazione così. Di Barreto abbiamo saputo in mattinata, ma la tendenza ormai è quella di arrivare a decidere tutto nelle ultime ore. Tiribocchi è in scadenza e sapevo che poteva cercare qualcosa a lungo termine. Da un giorno all'altro puoi cambiare squadra: è assurdo perché in B si è già giocato e anche in A avremmo avuto alle spalle una partita di campionato. Bisognerebbe terminare il mercato 15 giorni prima. Quando saremo al completo e il mercato sarà finito partirà la stagione vera».

Intanto la Serie A è ancora ai nastri di partenza e Raimondi si rallegra per lo stop imposto dalle nazionali, che permette ai nerazzurri di amalgamarsi al meglio. «La sosta può essere utile, soprattutto se cambi un po' di giocatori. Arriva al momento giusto per chi vuole rifinire la preparazione. Chi ha comprato alla fine sapeva di potere gestire la nuova situazione con l'aiuto della pausa per le nazionali».

La stagione di Cristian Raimondi non è partita nel verso giusto, e dopo un'annata in cadetteria passata tra alti e bassi, il laterale brembano punta a ritagliarsi uno spazio tutto per lui, anche se la concorrenza non manca. «Inizialmente sono andato in tribuna: non mi è mai capitato ad inizio stagione. Sono tranquillo perché non mi piace fare proclami, sarà il campo a decidere. So cosa posso dare, quale è il mio valore e spero di riuscire a ritagliarmi uno spazio. E' importante essere qua e trovare le motivazioni giuste. E' giusto dimostrare nel momento della difficoltà, anche nel caso di una tribuna, l'attaccamento alla maglia atalantina e la professionalità. So quello che posso dare e insieme dovremo lottare per la salvezza. La A con l'Atalanta per me è il massimo e cercherò di onorarla: non è una tribuna a farmi cambiare idea».

La nota lieta per la il giocatore atalantino è la nascita del piccolo Luca, terzogenito della famiglia Raimondi. «Dopo due femmine è arrivato il maschio. Vorrei portarlo allo stadio, ma non per fargli vedere il papà in tribuna – ha concluso sorridendo Raimondi -. Almeno una partita in campo voglio fargliela vedere. Sono felicissimo, se vorrà giocare a calcio lo farà: la maglietta dell'Atalanta ce l'ha già, poi deciderà lui se giocare o vedersi la partita dalla curva».

Simone Masper

© RIPRODUZIONE RISERVATA