Colantuono conferma la squadra
«Niente turnover contro il Lecce»

L'Atalanta di Colantuono andrà a Lecce per incontrare la squadra del debuttante Di Francesco. Dopo le prime due partite convincenti, il tecnico sembra deciso a confermare i ragazzi protagonisti del match con il Palermo.

Nel primo turno infrasettimanale del campionato di Serie A 2011/2012 l'Atalanta di Colantuono andrà a Lecce per incontrare la squadra del debuttante Di Francesco. Dopo le prime due partite convincenti, il tecnico atalantino sembra deciso a confermare i ragazzi protagonisti del match con il Palermo.

«Devo vedere ancora un allenamento e parlare con la squadra. In linea di massima non ci sarà il turnover. A meno che un giocatore non lo vedi davvero stanco, solitamente sono in grado di recuperare: basta guardare al Napoli di questo periodo. Con il Novara è la terza partita in una settimana e sarà quella da gestire meglio. Andiamocela a giocare, un punto fuori a casa non lo disdegniamo, però proviamo a giocarcela. Anche senza penalizzazione avremmo fatto un calcio del genere. Non faccio tabelle, ma se alla sosta fossimo riusciti a…».

Chiaro il riferimento dello scaramantico Colantuono: alla prima sosta essere a buon punto e con la penalizzazione già recuperata. Già in caso di vittoria in terra salentina però, Manfredini e compagni potrebbero tornare in positivo.

«Sono stati bravi i ragazzi a partire subito in questa maniera, concentrati, esprimendo un ottimo calcio. Non dobbiamo cullarci sugli allori. Via un match e avanti un altro. Dobbiamo andare alla ricerca della prestazione gagliarda sotto tutti i punti di vista: il risultato diventa poi una conseguenza. La preparazione è rimasta la stessa. Abbiamo solo cambiato il target delle amichevoli, affrontando squadre di A e di C. L'età media si è abbassata, soprattutto i giovani non devono pensare alla nazionale, ma devono dare tutto per l'Atalanta».

Partenza sprint e grande gioco, forse il migliore di sempre dell'Atalanta con Colantuono in panchina. «Su alcuni giudizi non sono completamente d'accordo. Abbiamo fatto delle buone prestazioni anche l'anno scorso. Era tutto diverso perché c'era la fretta e la voglia di vincere e di pazienza ce n'era poca, perché dovevamo tornare subito in A. Questo problema si è evidenziato quando abbiamo trovato squadre che pensavano solo a difendersi. Basta guardare la B di quest'anno, con squadre attrezzatissime che fanno fatica. In A è diverso perché difficilmente trovi formazioni che rinunciano a giocare, senza contare che il tasso tecnico della squadra è cresciuto».

Il tecnico romano ha infine speso due parole per Bellini, la bandiera atalantina che nelle prime due giornate si è dovuto accontentare della panchina. «Sono molto legato a Bellini, perché l'ho allenato per 4 anni. Ha avuto un problema già in ritiro e ha dovuto pensare a guarire. E' pronto, e qualora dovesse esserci una possibilità sarà farsi trovare pronto. E' il prototipo del mio calciatore ideale. Il calcio è fatto anche di imprevisti. Avrà tempo e spazio per mettersi in mostra».

Simone Masper

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