Ricorsi al Tnas: accolti 4 su 10
Doni e l'Atalanta possono sperare

A prescindere dagli errori marchiani contenuti nelle motivazioni presentate dalla Corte di giustizia federale per la squalifica di Doni e il -6 dell'Atalanta, analizzando la giurisprudenza, in vista del prossimo intervento del Tnas si può essere moderatamente ottimisti.

A prescindere dagli errori marchiani contenuti nelle motivazioni presentate dalla Corte di giustizia federale per la squalifica di Cristiano Doni e la penalizzazione dell'Atalanta, analizzando la giurisprudenza, in vista del prossimo intervento del Tnas (Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport) in merito al ricorso nerazzurro, si può essere moderatamente ottimisti.

In media, infatti la percentuale di accoglimento dei ricorsi nel biennio 2009/10 da parte del Tnas - che proprio mercoledì 5 ottobre ha respinto la richiesta di sospendere temporaneamente la sanzione a Doni in attesa dell'ultimo grado di giudizio - è del 43 per cento: 54 ricorsi accolti su 126 e in particolare 27 accolti sui 62 relativi alla Figc.

Emblematica la decisione del 12 giugno 2009 (presidente Sergio Santoro, arbitri Mario Antonio Scino e Aurelio Vessichelli) relativa alla presunta combine in Sanremese-Derthona del 4 maggio 2008: in primo grado il club piemontese fu retrocesso all'ultimo posto della serie D (girone A) mentre il presidente Gianluca Barabino e il direttore sportivo Francesco Musumeci, accusati di aver offerto 5 mila euro al presidente della Sanremese, furono squalificati per 3 anni. La Corte di giustizia federale ridusse le sanzioni a 10 punti di penalizzazione per il Derthona e a un anno di inibizione per i due imputati. Di tutt'altro avviso furono i tre avvocati del Tnas che, dichiarando illegittima la condanna della Corte federale, assolsero i due tesserati e il club, annullando le sanzioni precedenti. A decidere la battaglia sarà comunque l'applicazione o meno del ragionevole dubbio.

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