«La vicinanza del settore giovanile
mi dà una carica fortissima»

Jack Bonaventura, rispolverato dalla panchina e migliore in campo contro l'Udinese. Il giocatore nerazzurro è soddisfatto della prestazione offerta contro i friulani e della partenza di campionato, che lo vede protagonista dopo una Serie B da campione.

Jack Bonaventura, rispolverato dalla panchina e migliore in campo contro l'Udinese. Il giocatore nerazzurro è soddisfatto della prestazione offerta contro i friulani e della partenza di campionato, che lo vede protagonista dopo una Serie B da campione.

«Sono contento - ha affermato -. Devo continuare così e cercare di dare il massimo. In quella zona di campo quando posso cerco sempre di saltare l'uomo: ora punto ad aiutare i miei compagni servendo loro il maggior numero di assist. Marino mi dice sempre che in A posso fare meglio che in B. L'anno scorso avevo sempre due uomini addosso, mentre quest'anno è diverso. Sarei felice di disputare un campionato di livello come quello dell'anno scorso».

Dopo qualche panchina Jack ha risposto «presente» contro l'Udinese, dimostrando tutto il suo valore, per la felicità dei ragazzi del settore giovanile atalantino e del suo scopritore Mino Favini.

«Voglio dimostrare che in questa squadra posso far bene, quando entro mezz'ora e quando sono titolare. Il mister mi tiene sempre sulla corda, perché ci tiene che io faccia bene. Mi rende più forte essere sempre sotto pressione e sotto esame. Mi dà grande carica sapere che il settore giovanile fa il tifo per me e per i miei compagni che sono cresciuti qua. E il fatto di essere partito da Zingonia ti fa essere più coccolato da parte dei tifosi. Favini mi stimola sempre e parlo spesso con lui di settore giovanile».

Dopo i tanti complimenti, l'unico fastidio che ancora accompagna l'inizio di stagione di Bonaventura è il fatto di non aver ancora realizzato un gol nella massima serie. «Il mister mi martella in tutto - ha aggiunto ridendo Bonaventura -. Mi stimola e mi dà un sacco d'indicazioni prima del match. Vedo che chi mi segue e i miei compagni sono soddisfatti di me. Posso sempre dare di più e pensare sempre a quello che arriverà. Mi piacerebbe segnare, ma il gol non è un'ossessione, perché resto comunque un centrocampista. Sarebbe però bello segnare prima della sosta. Incontriamo sempre squadre che hanno vinto nel turno prima. Sappiamo che dobbiamo fare un'ottima prestazione e loro possono essere meno concentrati rispetto alla partita precedente. Mi piace tanto giocare centrale perché posso svariare, toccare più palloni, ma queste sono decisioni che spettano al mister».

Simone Masper

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