Zanetti a Bergamo in Università:
«Le vittorie? Pensate agli affetti»

Javier Zanetti è stato ospite al CUs dell'Università di Bergamo dove ha avuto modo di incontrare diverse centinaia di giovani universitari nel corso di un convegno dal titolo «Corpo e sport: risorsa e limite, espressione e disciplina».

Javier Zanetti è stato ospite al CUs dell'Università di Bergamo dove ha avuto modo di incontrare diverse centinaia di giovani universitari nel corso di un convegno dal titolo «Corpo e sport: risorsa e limite, espressione e disciplina». L'appuntamento è stata una tappa del percorso organizzato dalla Diocesi di Bergamo in collaborazione con l'Università sulla questione della corporeità a partire da alcune esperienze che sono caratteristiche del mondo giovanile.

«Vengo da una famiglia e da una situazione di povertà. Ho visto i miei genitori fare grandi sacrifici per regalarmi la possibilità di studiare e di giocare a calcio - ha detto il capitano dell'inter che tra l'altro sarà sul campo di gioco bergamasco proprio mercoledì -. Ho avuto in dono dalla vita un fisico importante ma ho dovuto faticare tantissimo, e oggi ancora di più, per raggiungere grandi risultati. Quando sono arrivato in Italia ho dovuto lasciare la mia terra, i miei amici, tutto. Ma sono stato accolto da una grande famiglia, quella dell'Inter. Per un po' di anni non abbiamo vinto, ho avuto la possibilità anche di andarmene, ma sapevo, ero convinto che con la tenacia e la fatica saremmo riusciti a regalare ai tifosi quello che da tempo aspettavano. E così è stato».

Poi una raccomandazione agli studenti: «Più delle vittorie sono importanti gli affetti. Se sono arrivato a questi risultati è grazie ad una bella famiglia che con mia moglie abbiamo costruito».

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