Maxi: «Il bello deve venire
Posso ancora migliorare»

Il giorno dopo, mentre tutti parlano della sua grande partita con l'Inter, lui riposa e pensa già al Bologna. Che personaggio questo Maxi Moralez: la differenza la fa sempre con la testa, sia in campo che fuori. Lo si vede anche dalle piccole cose.

Il giorno dopo, mentre tutti parlano della sua grande partita con l'Inter, lui riposa e pensa già al Bologna. Che personaggio questo Maxi Moralez: la differenza la fa sempre con la testa, sia in campo che fuori. Lo si vede anche dalle piccole cose, come la siesta pomeridiana di giovedì.

«Mi sono svegliato presto, perché al mattino ci siamo allenati. Così dopo pranzo ho dormito un paio d'ore: domenica abbiamo un'altra partita importante e voglio essere in forma. Tre partite in una settimana non sono un problema, mi sento già bene».

Maxi non si ferma e va di corsa, naturalmente insieme all'Atalanta. Sogna di affermarsi anche in Italia, di salvarsi con l'Atalanta, magari di riconquistare la Nazionale. Partite come quella con l'Inter in tal senso sono uno spot per il suo rientro nel grande giro della rappresentativa biancoceleste.

«La partita l'hanno seguita anche in Argentina: famigliari, parenti, amici. Loro mi mancano, ma per fortuna li sento ogni giorno. E intanto sto cominciando a scoprire e ad apprezzare la tranquillità di una città come Bergamo. È molto diversa da Buenos Aires, ma questa tranquillità mi piace, mi fa sentire a mio agio, sereno».

Una serenità che si specchia nei suoi numeri: 4 gol in 8 partite, sempre titolare tranne che con il Novara e la sensazione che ci sia ancora molto da scoprire di questo folletto argentino. «Sono soddisfatto - spiega Moralez -, ma sono convinto di poter fare ancora meglio. Ogni giorno che passa mi serve per conoscere meglio i compagni, capire quello che mi chiede il mister, imparare cos'è il calcio italiano».

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