Tiri liberi sul basket bergamasco
La Comark e le sue avversarie

La classifica all'ottava giornata della Comark, sotto la zona playoff e al riparo da quella rossa, può ritenersi in linea con le previsioni della vigilia. Le cinque vittorie conseguite e le tre sconfitte costituiscono un bilancio positivo.

La classifica all'ottava giornata della Comark, sotto la zona playoff e al riparo da quella rossa, può ritenersi in linea con le previsioni della vigilia. Le cinque vittorie conseguite e le tre sconfitte costituiscono un bilancio positivo specie se si tien conto dell'organico rivoluzionato ed allestito, per di più, con un paio di senior imbottito, addirittura, con otto under. Dall'estate abbiamo riconosciuto un palpabile coraggio al nuovo coach, il trentenne Adriano Vertemati, per essersi imbarcato in un' avventura dai non pochi interrogativi. Rischio, che abilmente, Vertemati ha messo alle spalle a tempo di record visti i risultati maturati sul parquet, figli di una apprezzabile coesione tecnica e caratteriale dell' intero gruppo.

A questo punto ci chiediamo se siamo di fronte, in chiave futura, ad una squadra coniugabile con il bicchiere mezzo pieno oppure mezzo vuoto. «Fammi indovino e ti farò ricco» ricorda da sempre quel detto. Preferiamo, allora, affidarci a cose concrete prendendo spunto da fatti accaduti. Scorrendo il calendario annotiamo che la cinquina di successi è stata ottenuta contro un terzetto di avversarie (Sant'Arcangelo, Fabriano, Matera) che annaspano all'ultimo posto nei rispettivi mini gironi, Ruvo di Puglia (penultima con all' attivo una vittoria) e Trento, situato al centro ma con 2 punti in meno dei trevigliesi. Senza nulla togliere ai meriti e alle capacità di capitan Zanella e compagni alzi la mano se quanto appena riportato non induce ad una profonda riflessione. Se viceversa si vuole ostentare ottimismo ad oltranza si sostenga che le contendenti incontrate e sconfitte vantano rose da mille e una notte. Finalmente domenica 13 novembre verrà al PalaFacchetti il Torino, non certo definibile corazzata ma che, se non altro, ci precede di due lunghezze. Non assisteremo alla classica prova della verità ma sarà, comunque, interessante valutare il comportamento del roster nel suo assieme. Al di là, sia bene inteso, dell'esito finale dello stesso match.

Arturo Zambaldo

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