Comark, dopo il ko al Torino
perché non tornare sul mercato?

E' vera gloria quella della Comark in grado di ridimensionare di colpo l' ex capolista Torino? Il dubbio ce lo mette un collega piemontese che non ha esitato, nel dopo partita, a definire il team allenato da Pippo Faina sorprendentemente «giu di corda».

E' vera gloria quella della Comark in grado di ridimensionare di colpo l' ex capolista Torino? Il dubbio ce lo mette un collega piemontese che non ha esitato, nel dopo partita, a definire il team allenato da Pippo Faina sorprendentemente «giu di corda».

In effetti ci aspettavamo avversari di gran lunga efficaci sotto ogni profilo. Al tempo stesso, però, alzi la mano chi non è tentato a indirizzare, invece, enormi meriti ai giocatori orobici. Esperienza e razionalità ci invitano a non eccedere né in un verso né nell' altro. In chiave Comark stampato nella mente restano, innnanzitutto, le super prove di Jacopo Borra (12 punti, altrettanti rimbalzi, 5 stoppate) e di Andrea Vitale (15 punti e una foga caratteriale mostruosa).

E quando pivottone e mangiacanestri marciano a mille difficilmente una qualsiasi squadra, da che basket è basket, non risulta alla fine vincente. Trascinati dalla coppia delle meraviglie anche i compagni di avventura hanno dato il meglio di sé con una puntualità cronometrica. Così è stato domenica al PalaFacchetti in aggiunta ad una direzione dalla panchina, priva di sbavature, dell'ormai conclamato coach Adriano Vertemati.

Passiamo all' altra faccia della medaglia. E' evidente che arrivando a Treviglio con alle spalle sette vittorie ed un' unica sconfitta, Torino deve aver giostrato, in precedenza, in ben altre maniere. Ma i presenti al PalaFacchetti assicurano che bloccare, o quanto meno infastidire la verve agonistica e le frequenti giocate di livello tecnico più che apprezzabili di capitan Zanella e compagni sarebbe stato arduo a chiunque. Vista l' impresa ci sembra lecito lanciare una provocazione ma non troppo.

Perché non rituffarsi sul mercato di gennaio, per ingaggiare una nuova pedina? Ricordiamo, del resto, l' anticipazione, un paio di mesi or sono, dello sponsor Massimo Lentsch «se servirà un rinforzo – ci aveva riferito – la dirigenza valuterà il da farsi alla riapertura delle liste di trasferimento».

Allora Lentsch ipotizzava, molto probabilmente, una eventuale Comark in “zona rossa” mentre adesso la situazione è, fortunatamente, differente…

Arturo Zambaldo

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