Tiri liberi sulla Comark
Coach Vertemati sugli scudi

Non è da oggi che attribuiamo ad Adiano Vertemati una buona porzione di meriti per i copiosi exploit regalatici, sin qui, dalla Comark. C'è, comunque da congratularsi pure con chi, in estate, lo ha portato a Treviglio, il general manager Euclide Insogna.

Non è da oggi che attribuiamo ad Adiano Vertemati una buona porzione di meriti per i copiosi exploit regalatici, sin qui, dalla Comark. C'è, comunque da congratularsi pure con chi, in estate, lo ha portato a Treviglio, il general manager Euclide Insogna che se ne era assunto la piena e non affatto agevole responsabilità. Si, perché, di coraggio ce ne è voluto parecchio nell' affidare un team della terza divisione del basket nazionale ad un trentenne che prima di allora aveva maturato esperienze, praticamente, solo nei settori giovanili. Con il senno di poi si dirà che si era trattato del classico rischio calcolato ma, secondo noi, non è proprio così.

Vertemati, risultati alla mano, sta dando, dunque, molto alla società presieduta da Gian Franco Testa ma anche la Comark non è da meno. È, infatti, fuori dubbio che l'ottimo lavoro del coach milanese è agevolato e non poco in quanto gli sono stati affidati addirittura otto under sui dieci titolari. Un conto, cioè, è gestire sia a livello di spogliatoio sia tecnico-tattico un gruppone di giovani, ben altro è imporsi e mettere di comune accordo una squadra di autentici volponi. Al tempo stesso, però, guai a sminuire le capacità sempre di Vertemati che, ribadiamo, pur favorito da alcuni evidenti fattori restano palpabili da qualunque angolazione le si voglia valutare. Non è un caso, del resto, che da un mese a questa parte, più di un osservatore, di nostra conoscenza, legato da contratto con sodalizi di categorie superiori, lo stiano tenendo d' occhio dgli spalti del PalaFacchetti e altrove.

Di sicuro l'anno che sta trascorrendo a Treviglio sarà per lui una tappa fondamentale, grazie all' esperienza che accumulerà, nel più ampio senso del termine, per una carriera ritenuta già scontata. Unica remora, tanto per cercare il classico pelo nell' uovo? L'uscire indenne dall' inevitabile confronto con un roster composto, in prevalenza, da marpioni.

Arturo Zambaldo

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