La Juventus fuori portata
Non è un'Atalanta ridimensionata

Atalanta-Juve rispetta tutte le aspettative della vigilia, fuori e dentro il campo: grande pubblico e grande spettacolo. Purtroppo della vigilia sono confermate anche le previsioni che davano una Juve fortissima, forse fuori portata per l'Atalanta.

Atalanta-Juve rispetta tutte le aspettative della vigilia, fuori e dentro il campo: grande pubblico e grande spettacolo. Purtroppo della vigilia sono confermate anche le previsioni che davano una Juve fortissima, forse fuori portata per l'Atalanta decimata di questi tempi.

La squadra nerazzurra recita al meglio la sua parte, corre, si impegna, si rende pericolosa, ma si deve arrendere davanti a due giocate straordinarie della capolista. La prima di un Pirlo impeccabile che mette letteralmente sulla testa di Lichsteiner la palla del vantaggio bianconero e la seconda messa dentro da Giaccherini sul filo del fuorigioco.

I nerazzurri si lamentano per un mezzo rigore non concesso a Denis, strattonato in area da Chiellini, e poco più. Antonio Conte, ex non amato dal pubblico di fede nerazzurra, si porta a casa tre punti meritati, ma deve riconoscere che quelli di Bergamo sono comunque tre punti sudati.

Se c'è un appunto da muovere ai ragazzi di Colantuono è una certa imprecisione, ma d'altra parte i ritmi forsennati della Juventus quasi impediscono di ragionare. Padoin e Cigarini a centrocampo sono più impegnati a dare una mano alla difesa piuttosto che ispirare Denis e Morales, che davanti hanno dovuto fare un po' da soli.

Da rimarcare piuttosto le prestazioni di Ferri e soprattutto di Raimondi, che ha sostituito in modo impeccabile Andrea Masiello nel ruolo di terzino destro, guadagnandosi la palma di migliore in campo per l'Atalanta. La terza sconfitta nelle ultime tre giornate non ridimensiona certo il campionato finora disputato dall'Atalanta: i ventisei punti conquistati, e il gioco espresso, dimostrano che il nerazzurro è sempre di moda in serie A.

Arturo Zambaldo

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