Ogni settimana 1.300 km per giocare
Dalla Bosnia per il basket in carrozzina

Ogni settimana, in quell'interminabile viaggio in autostrada, chissà
quanti pensieri baleneranno per la testa di Ademir Demirovic. Il rumore
del traffico e il volume della radio non bastano a distogliere la mente
dai ricordi della guerra.

Ogni settimana, in quell'interminabile viaggio in autostrada, chissà quanti pensieri baleneranno per la testa di Ademir Demirovic. Il rumore del traffico e il volume della radio non bastano a distogliere la mente dai ricordi della guerra, dei tanti anni trascorsi in ospedale, di tutta quell'immensa voglia di ripartire e dei trionfi sportivi degli ultimi anni, su una carrozzina.

Ma in questa straordinaria storia di sport, nonostante l'infinita serie degli sgambetti del destino, il lieto fine campeggia a chiare lettere e non potrebbe essere altrimenti, pensando alla completa realizzazione di un ragazzo che, solo per divertirsi, si sobbarca la bellezza di milletrecento e rotti chilometri ogni weekend, dalla Bosnia a Bergamo, per scendere in campo ogni sabato con la Sbs.

Ademir Demirovic, per tutti Adi, oggi, è un uomo felice: vive a Bihac con la sua Medita e, da una manciata di mesi, con il piccolo Liam, ha una laurea in economia incorniciata alla parete, lavora nel reparto commerciale di una catena che vende prodotti alimentari ai supermercati e dedica il suo tempo libero alla sua passione, lo sport.

Come un qualsiasi padre di famiglia che riserva il lunedì sera al calcetto, con la differenza che Adi, per giocare con i suoi compagni, deve sorbirsi 660 chilometri e relativo ritorno. Sempre sulle ruote, Adi. Che siano quelle cigolanti della sua carrozzina che scivola sul parquet delle palestre di tutta Europa o quelle della sua Opel Astra che varca la dogana e giunge a Bergamo ogni venerdì sera.

Il pendolare più pendolare del mondo, però, non sembra farsi stancare più di tanto dai ritmi forsennati ai quali è costretto, dato che, sul campo, è puntualmente il più bravo di tutti, quello che fa la differenza. Al terzo anno con la Sbs, è senza dubbio uno dei giocatori più rappresentativi del campionato di serie A2 di basket in carrozzina e, appena arrivato in Italia, si è subito aggiudicato il titolo di miglior realizzatore dell'intero torneo.

Leggi di più su L'Eco di venerdì 27 gennaio

© RIPRODUZIONE RISERVATA