Bufera Calcioscommesse
Mezza serie A è coinvolta

Il procuratore della Figc, Stefano Palazzi, venerdì uscendo dal tribunale di Bari ha ribadito che la responsabilità oggettiva «è un'architrave della giustizia sportiva e se n'è già tenuto conto nei procedimenti della scorsa estate, perché le sanzioni hanno tenuto conto delle situazioni particolari».

Il procuratore della Figc, Stefano Palazzi, venerdì uscendo dal tribunale di Bari ha ribadito che la responsabilità oggettiva «è un'architrave della giustizia sportiva e se n'è già tenuto conto nei procedimenti della scorsa estate, perché le sanzioni hanno tenuto conto delle situazioni particolari».

E questa è una risposta al grande dubbio che circola da ieri, dopo che dalla procura di Cremona sono filtrate indiscrezioni sul nuovo filone d'indagini del Calcioscommesse: ci sarebbero 14 partite di serie A coinvolte. E in tal caso resterebbero solo due vie praticabili.

Primo: Palazzi manda a processo mezza serie A, e da qui a fine agosto ne vedremo delle belle in quanto a penalizzazioni. Secondo: una vera e propria sanatoria decisa dalla Figc, dato che le norme del nuovo codice di giustizia sportiva approvato l'altro ieri dal Coni varranno solo per i procedimenti futuri. Vorrebbe dire ridimensionare nettamente il peso della responsabilità oggettiva: pugno duro con i giocatori, punizioni lievi alle società coinvolte.

A dare notizia delle 14 gare coinvolte è stato il quotidiano Rupubblica, che ieri ha presentato un'inchiesta sul tema. In pratica sono state unite le partite finite nel mirino della procura della Repubblica di Cremona a quelle coinvolte nell'inchiesta di Bari.

E il pm di Cremona, Roberto di Martino, avrebbe detto: «Lo scorso campionato di serie A è stato irregolare. Alcune squadre hanno compromesso la genuinità della lotta per la retrocessione, alte quella per la qualificazione all'Europa League, altre ancora singole partite. Mettendole insieme, la quantità di gare truccate è tale che l'intero torneo è da considerarsi compromesso».

A muovere tutto erano gli «zingari» che, legati ai referenti di Singapore, falsavano partite per poi scommettere cifre incredibili. Secondo Repubblica «fino a un milione di euro in tre minuti, per le partite di serie A».

Esemplare le vicenda legata a Lazio-Genoa 4-2, con i telefonini che confermano la presenza degli zingari a Formello la mattina della gara e degli zingari a Milano in un albergo dove ci sono anche l'ex barese Bellavista e arrivano due giocatori del Genoa, Milanetto e Dainelli. Secondo gli inquirenti per il pagamento del dovuto.

Ieri però il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha precisato che i due giocatori «erano in quell'albergo di Milano per un addio al celibato. E con loro c'erano anche Scarpi, Mesto, Criscito, Toni, Montolivo, oltre a tanti altri colleghi, credo circa 100 calciatori». E poi ha aggiunto: «Sono mesi che si parla di questa partita, io non ci credo. Dovessero emergere prove, ne prenderemo atto».

Nel frattempo il consiglio nazionale del Coni ha approvato all'unanimità la delibera di Giunta con la quale il governo dello sport italiano cambia le regole della giustizia sportiva. Ora servirà l'approvazione del ministero dello sport, poi le novità saranno rapidamente introdotte negli statuti delle singole federazioni sportive.

Vediamo però cosa dicono le nuove regole sul tema del giudizio sportivo. Le indagini della procura non possono durare più di 90 giorni, il reato si prescrive dopo un anno (escluso i casi che arrivano dal tribunale ordinario, come questo Calcioscommesse). Un processo non potrà durare più di 15 giorni, i gradi di giudizio scendono da tre (Disciplinare, poi Caf, infine Alta Corte oppure Tnas) a due (Disciplinare, poi Caf o Alta Corte. Al Tnas si andrà solo per i danni materiali).

E i tempi d'impugnazione si riducono: 10 giorni per le società, 30 per i singoli. La morale sarà fare sempre tutto molto in fretta. Perché lo sport non si può fermare.

Pietro Serina

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