Manfredini: a 30 punti dopo il Novara?
«Sarebbe un gran risultato»

«È stata una vittoria che ci voleva. Era da tanto che non vincevamo in casa e questi tre punti ci sono serviti. Raggiungere i 30 punti adesso sarebbe un gran risultato». Thomas Manfredini parla del match di domenica contro il Novara.

Le parole del capitano, prima del riposo forzato. L'atalantino Thomas Manfredini contro il Novara, match in programma in Piemonte domenica 19 febbraio alle 15, sarà out per squalifica. Il biondo difensore ha commentato così il successo dei bergamaschi contro il Genoa: «È stata una vittoria che ci voleva. Era da tanto che non vincevamo in casa e questi tre punti ci sono serviti per allontanarci dalla zona pericolosa. Non è facile trovare le energie necessarie dopo tre giorni dall'ultima partita. Tornare da Novara con un risultato importante sarebbe un grande passo avanti, per tenere anche loro a distanza di tranquillità. Raggiungere i 30 punti adesso sarebbe un gran risultato».

Non aspettiamoci però un'Atalanta rinunciataria contro il suo vecchio maestro Emiliano Mondonico, anche per cancellare il 2-0 subito la passata stagione in terra piemontese: «Proveremo a vincere, non andremo per pareggiare perché non è nel nostro dna. Anche con il Lecce ci abbiamo provato fino alla fine, poi il pareggio è andato bene, ma il rammarico per non aver conquistato i tre punti c'era. A Novara potremo allungare e vincere un altro scontro diretto. Ci aspetteranno poi diversi scontri simili in casa, ma non c'è nulla di semplice, perché ormai non siamo più una novità, ci conoscono e giocano in dieci dietro la linea della palla, come ha fatto anche il Genoa».

Anche contro i liguri gli episodi non hanno aiutato la formazione di Colantuono, che ha reclamato per un altro rigore non concesso, dopo quello di Denis contro il Lecce. «Se analizziamo le ultime 5-6 gare - ha detto il difensore - tutti gli episodi contro li abbiamo avuti noi. Rispetto ad altre squadre non ci siamo ancora lamentati: non siamo obbligati a vincere il campionato, ma non significa che dobbiamo essere la vittima sacrificale su episodi netti, come il rigore contro il Genoa. Se ci fosse stato dato merito in certi casi adesso potremmo parlare d' altro. Dispiace anche per i cartellini, dato che noi veniamo puniti al primo fallo, mentre altri hanno la possibilità d'intervenire più volte senza subire sanzioni».

Quello che resta di positivo di queste prime due partite ravvicinate, oltre ai 4 punti in saccoccia, è l'imbattibilità difensiva della squadra nerazzurra, in campo con un'inedita difesa a tre contro il Lecce e tornata all'antico contro il Genoa. «Abbiamo dimostrato una grande solidità difensiva - ha concluso il difensore atalantino -. Il merito va a tutta la squadra che si sa sacrificare. Abbiamo avuto poco tempo per provare, ma conoscevamo la difesa a tre sia io che Stendardo e Lucchini, visti i nostri precedenti in gioventù. È la nostra forza: il gruppo si sa adattare ad ogni soluzione. Stendardo ci sta dando una mano e ha dimostrato tutta la sua esperienza. Si è calato nella nostra realtà con la mentalità giusta».

Simone Masper

© RIPRODUZIONE RISERVATA