Scontata vittoria della Comark
+13 sul Siena fanalino di coda

Scontata vittoria casalinga della Comark, pur priva dell'infortunato Marino, contro il fanalino di coda Siena. Film della gara, infatti, tutto dalla parte dei padroni di casa che in rare occasioni si sono trovati in difficoltà nel gestire la situazione.

COMARK TREVIGLIO-SIENA 70-57
COMARK TREVIGLIO: Fabi 16, Marulli 8, Borra 16, Zanella 14, Cazzolato 5, Planezio 3, Molinaro 8, Carnovali, Tomasini, Giacchetta.
SIENA: Simboli 18, Mei 8, Spizzichini 5, Colli 14, Pascolo 8, Bianconi 3, Cucco 1, Rovere, Reali, Olleia.

Scontata vittoria casalinga della Comark, pur priva dell'infortunato Marino, contro il fanalino di coda Siena. Film della gara, infatti, tutto dalla parte dei padroni di casa che in rare occasioni si sono trovati in difficoltà nel gestire la situazione.

Non a caso i toscani occupano l'ultimo posto della graduatoria con all'attivo meno della metà dei successi conseguiti sin qui dal team presieduto da Gianfranco Testa. Veniamo ai parziali del match per rendersi subito conto della superiorità dei trevigliesi. Prima frazione 22-15; seconda 40-32; terza 57-46; quarta 70-57.

A livello individuale svetta il conclamato Jacopone Borra, autore di 16 punti e 7 rimbalzi accapparati, seguito da Fabi (anche lui a quota 16 in fase realizzativi) che sembra così aver ritrovato fino in fondo la verve del classico «mangiacanestri». Oltre la sufficienza, comunque, capitan Zanella e i baby Marulli e Molinaro. Sul fronte opposto, da citare soltanto gli annunciati Simboli e Colli.

Una partita che la Comark doveva far sua a tutti i costi considerando la modesta caratura altrui. Ad esigerlo erano e, ovviamente, sono le ambizioni di centrare i playoff-promozione ormai, praticamente, auspicate dalla stessa dirigenza del società orobica.

Prossimo impegno, quello di sabato 3 marzo, sul parquet nientemeno che della capolista e incontrastata Omegna. Si tratterà di ben altra musica, rispetto a quella udita domenica al PalaFacchetti a meno che l'irraggiungibile Omegna non accusi un'improvvisa flessione proprio con il quintetto del valido allenatore Adriano Vertemati. Perché non sperarlo?

Arturo Zambaldo

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