Marilungo, audizione lampo:
Il legale: «Totalmente estraneo»

Meno di un'ora, dalle 14,40 alle 15,30, per dichiarare di non sapere nulla di Ascoli-Atalanta e Padova-Atalanta. Guido Marilungo è stato interrogato da tre sostituti di Palazzi nella sede della Federcalcio di via Po a Roma. L'avviocato: Il «Totalmente estraneo a qualsiasi vicenda».

Meno di un'ora, dalle 14,40 alle 15,30, per dichiarare di non sapere nulla di Ascoli-Atalanta e Padova-Atalanta. Guido Marilungo è stato interrogato da tre sostituti di Palazzi nella sede della Federcalcio di via Po a Roma.

La brevità dell'audizione dice già tutto sulla strategia difensiva dell'attaccante, tirato in ballo da due intercettazioni dell'anno scorso tra il ds del Ravenna Giorgio Buffone e il dentista Mario Pirani, e tra quest'ultimo e il giocatore dell'Ascoli Vittorio Micolucci.

In quelle telefonate, gli interlocutori dicevano che, nel caso Doni non avesse giocato, sarebbe stato Marilungo ad andare a stringere la mano a Micolucci per sancire l'accordo sulla combine. Doni, davanti al pm di Cremona, aveva negato qualsiasi coinvolgimento del compagno di squadra.

«L'audizione è durata poco perché c'era poco da dire – ha dichiarato il suo avvocato, Riccardo Tuccini del Foro di Roma –. Al mio assistito non è stato contestato nulla, gli è stato chiesto di chiarire alcuni episodi di cui lui, però, non è a conoscenza. Il giocatore è totalmente estraneo a qualsiasi vicenda. Non è al corrente dei fatti di cui si parla e non ha mai sentito parlare di combine».

Le partite combinate dell'AlbinoLeffe sono state al centro degli interrogatori di altri due ex, Antonio Narciso e Marco Cellini. Il primo (ora portiere al Grosseto, ex anche del Modena), difeso dall'avvocato Federico Menichini dello studio Grassani di Bologna, è rimasto sotto torchio tre ore, dalle 12 alle 15. Cellini (oggi al Modena) è stato interrogato un'ora e mezzo, dalle 14,30 alle 16. Al termine delle audizioni non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.

Nella giornata di giovedì, 8 marzo, i riflettori della procura saranno puntati soprattutto su Siena-Novara 2-2 dell'1 maggio 2011, che secondo Filippo Carobbio, interrogato per oltre sette ore mercoledì scorso, ha visto il tentativo degli slavi di combinare il risultato.

Tutto su L'Eco di bergamo dell'8 marzo

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