A Napoli una serata esaltante
Tre reti formato Champions

Ci sono partite destinate a entrare nella storia e quella di stasera dell'Atalanta a Napoli è una di quelle. Per il risultato, un 3-1 che nemmeno i tifosi più accaniti avevano osato pronosticare, ma soprattutto per il gioco. Da tempo l'Atalanta non viveva una serata così esaltante, ma non parliamo di fortuna o di un caso.

Smentendo chi vedeva la squadra in flessione per le due sconfitte consecutive, i nerazzurri hanno impartito una vera e propria lezione ai padroni di casa, forse un po' presuntuosi nello schierarsi con una formazione votata tutta all'attacco.

In una partita dai ritmi altissimi, le formichine bergamasche hanno saputo contenere con autorità i tanto decantati bomber azzurri per poi ripartire all'attacco. E che attacco: Bonaventura ha infilato un sinistro incrociato, Bellini un gol in acrobazia e Carmona un siluro da fuori area.

Tre reti formato Champions a cui il Napoli ha saputo replicare soltanto con una rete nata da un mezzo contropiede di Pandev, con tiro di Lavezzi, deviazione di Lucchini che ha ingannato Consigli e relativo tap-in dell'argentino.

Per il resto solo Atalanta guidata con eccezionale sagacia tattica da Stefano Colantuono che ha stravinto il duello con Mazzarri. Inutile stilare la classifica dei migliori ma rimarrà sempre da ricordare la prestazione di Moralez che tra tante stelle argentine sudamericane stavolta è salito sul piedestallo in maniera prepotente.

Una rivincita anche per Pierpaolo Marino, tornato a Napoli nelle vesti del trionfatore davanti agli occhi del suo vecchio pubblico. I 40 punti non significano ancora salvezza certa ma rimane il fatto che una squadra così forte e determinata non può temere l'ultimo mese di campionato.

Arturo Zambaldo