Conte, chiesti un anno e tre mesi
La Juve: «Sistema inadeguato»

Un anno e tre mesi di squalifica per Antonio Conte: questa la richiesta avanzata dal procuratore federale Stefano Palazzi nell'ambito del processo sportivo sul calcioscommesse, in corso a Roma presso l'ex Ostello della gioventù del Foro Italico.

Un anno e tre mesi di squalifica per Antonio Conte: questa la richiesta avanzata dal procuratore federale Stefano Palazzi nell'ambito del processo sportivo sul calcioscommesse, in corso a Roma presso l'ex Ostello della gioventù del Foro Italico.

Caduta l'ipotesi del patteggiamento, Conte deve ora difendersi dalla doppia accusa di non aver denunciato le presunte combine delle partite Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena, entrambe disputate nella primavera 2011.

Stessa richiesta di pena, un anno e tre mesi di squalifica, è stata formulata dalla Procura per Angelo Alessio, vice allenatore della Juventus deferito con le stesse accuse. La Commissione Disciplinare ha poi dato la parola ai legali di Conte e Alessio per la difesa: gli avvocati Luigi Chiappero e Antonio De Rensis.

«Signor procuratore, la scivolata del patteggiamento l'ho apprezzata poco. Non me l'aspettavo, glielo dico con la massima stima. Avevamo raggiunto un accordo e lei sa che non si trattava di un'ammissione di colpa: se lei ora pensa che la Commissione possa motivare le nostre colpe attraverso i patteggiamenti già effettuati, siamo fuori strada».

Sono state queste le parole con cui Antonio De Renzis, legale di Antonio Conte, si è rivolto verso il procuratore federale Stefano Palazzi durante la propria arringa difensiva nell'ambito del processo sportivo sul calcioscommesse.

L'avvocato dell'allenatore della Juventus ha poi parlato direttamente ai giudici della Commissione Disciplinare, organo di primo grado dell'ordinamento sportivo: «Mi rivolgo a voi guardandovi negli occhi - ha dichiarato De Renzis -. Per perdere la dignità c'è un modo principe: non essere onesti intellettualmente. Io però sono sicuro che la vostra riconosciuta onestà vi accompagnerà in camera di consiglio, ma poi anche quando ne uscirete con il proscioglimento del signor Antonio Conte».

La Juve non ci sta
«Le risultanze dei vari deferimenti dimostrano enormi contraddizioni e volgono alla tutela esclusivamente di chi gli illeciti li ha commessi. Questo è paradossale e non può essere accettato». Così, nel sito della Juventus, la nota del presidente del club, Andrea Agnelli.

E sul no al patteggiamento proposto dai legali di Conte: «La decisione di ieri della Commissione Disciplinare Nazionale della Figc, che ha opposto un non motivato rifiuto al patteggiamento già ponderato e sottoscritto dal Procuratore Federale, è la testimonianza della totale inadeguatezza del sistema giuridico sportivo e della Federazione in seno a cui opera».

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