Carabina, argento al Belgio
Ma Cox ha sangue bergamasco

Il nuovo «Re» del Belgio, Lionel Cox, ha sangue bergamasco e per incoronarlo, celebrarlo e coccolarlo, è pure partita una mini delegazione dalla nostra provincia. Cox ha conquistato l'argento olimpico nella carabina 50 metri.

Il nuovo Re del Belgio ha sangue bergamasco e per incoronarlo, celebrarlo e coccolarlo, è pure partita una mini delegazione dalla nostra provincia: «Composta da mia figlia Patrizia, suo marito Alberto e il loro piccolo Vadin – dice Rosa Pesenti (in Maffioletti), da Stezzano –. Hanno fatto armi e bagagli, caricato l'automobile e sono partiti per Bruxelles. I 1000 chilometri di distanza? Doverosi: cose così, non capitano tutti i giorni».

Cose così, sta per l'argento olimpico finito al collo dell'illustre parente Lionel Cox, la più preziosa delle tre medaglie sin qui conquistate dal Belgio ai Giochi Olimpici. Il filo conduttore con Bergamo? Detto (quasi) con la velocità di un proiettile: la mamma del cecchino Lionel è Silvana Maffioletti, figlia di Attilio, secondo di quattro fratelli (fra cui Santino e Lucia da sempre residenti a Stezzano) partito per Ougrèe dopo la seconda guerra mondiale.

Storie di emigranti che profumano di sacrifici, sudore, sofferenza e spirito di adattamento. Per certi versi il minimo comune denominatore di quella di Lionel, che ha stupito il mondo del tiro a segno conquistando un argento che vale platino nella carabina 50 metri (701 punti, 599 in qualifica + 102 in finale, quattro in meno del bielorusso Martinov).

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