Percassi: «Inzaghi voleva venire
ma abbiamo puntato sui giovani»

Al di là del problema stadio, Percassi a «TuttoAtalanta» ha parlato anche di calcio giocato («Il mio sogno rimane quello di salvarci») e di calciomercato («Inzaghi? Abbiamo preferito puntare sui giovani. Floccari? Impossibile ingaggiarlo per i costi elevatissimi»).

Al di là del problema stadio, Percassi a «TuttoAtalanta» ha parlato anche di calcio giocato («Il mio sogno rimane quello di salvarci») e di calciomercato («Inzaghi? Abbiamo preferito puntare sui giovani. Floccari? Impossibile ingaggiarlo per i costi elevatissimi»).

Subito le verità sui due bomber che non sono approdati a Bergamo: «Con Pippo Inzaghi ci siamo sentiti un paio di volte, però alla fine la decisione della società nel suo complesso è stata quella di puntare sui giovani, anche per non creare magari squilibri nello spogliatoio. Sono sicuro che Inzaghi ci avrebbe dato una grossa mano, ma abbiamo deciso così. Pur con grande rispetto per la professionalità di Pippo che ci aveva dato la sua disponibilità per tornare a Bergamo».

Quanto a Floccari, «è stato impossibile ingaggiarlo sul piano economico. In primis per le altissime pretese del presidente laziale Lotito, e non è un caso che alla fine l'attaccante sia rimasto a Roma, ma anche per l'ingaggio elevato del giocatore».

Esauriamo il discorso calciomercato con Schelotto e Peluso, che sono rimasti a Bergamo, nonostante siano stati richiesti: «Tenerli è stato un sacrificio, ma è meglio averli ancora con noi, e rinviare le plusvalenze, che correre rischi».

Ed eccoci all'exploit di sabato sera a San Siro: «È stata una bella goduria, una prestazione eccellente, da vera Atalanta. Hanno giocato tutti benissimo, non saprei dire chi sia stato il migliore. Mister Colantuono ha preparato la partita in modo encomiabile e i tifosi hanno supportato la squadra. Tutto bene».

«La più bella Atalanta della mia gestione? Direi di sì, perché era un momento delicato. È stata una vittoria un po' insperata, ma la partita è stata davvero fantastica e, se il Milan non si è espresso bene, è perché l'Atalanta l'ha imbrigliato bene. Speriamo sia stata la serata della svolta, a livello psicologico è importantissimo aver vinto a San Siro per avere la convinzione che si può ripetere il campionato della scorsa stagione».

«Cosa ho detto nello spogliatoio? Ho visto tanto entusiasmo, ma ho ricordato ai giocatori che dobbiamo ripeterci già contro il Palermo. C'è stato un applauso generale, mi sono abbracciato con tutti. Cigarini era su di giri, forse dovrebbe studiare qualcosa di un po' diverso per la sua capigliatura, ma se segna sempre va bene anche così...».

«Il cambio Bonaventura-De Luca? È stata una grande mossa, Colantuono ha dimostrato di non avere paura e ha trasmesso la sua sicurezza anche alla squadra che psicologicamente ne ha beneficiato. Ma vorrei anche ricordare la fase difensiva che è stata bellissima da vedere ed efficace, tanto che Pazzini non si è visto. Moralez? Lui è il nostro Messi, Bellini? Un esempio per tutti».

C'è chi in studio ha rilevato come molti tifosi temano che l'Atalanta possa avere problemi qualora Denis incappasse in un raffreddore, ma Percassi ha replicato: «Anche l'anno scorso Denis è mancato in qualche partita e non ha avuto un rendimento sempre costante, ma alla fine non ne abbiamo risentito, se è vero che il numero di punti conquistato nel ritorno non è stato diverso da quello dell'andata. Secondo me abbiamo completato bene l'organico con Parra, che dobbiamo avere la pazienza di attendere, con un ragazzo promettente come De Luca e non scordiamoci che Marilungo è sulla via del recupero».

Sul campionato: «Sarà molto difficile, anche perché ci sono due squadre neopromosse come Sampdoria e Torino che sono forti. Magari una o due squadre più deboli si possono individuare, ma la terza no. Per il momento vorrei arrivare alla sosta sopra le ultime tre. Sette punti nelle prossime tre partite? Firmo subito».

Sul futuro: «Abbiamo iniziato una programmazione ben precisa da due anni. Quest'estate abbiamo blindato contrattualmente dieci giocatori per garantirci una continuità sul piano sportivo e abbiamo investito nelle strutture. Per Zingonia sono stati spesi 7 milioni nel corso degli anni e ci siamo dotati di una struttura all'avanguardia dove i giocatori hanno tutti i confort per rendere al massimo. Pensare in grande? Calma, intanto pensiamo a salvarci, che resta il nostro obiettivo principale».



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