Caironi e Morandi a Roma
premiati dal capo dello Stato

Dall'esperienza paralimpica «abbiamo riscontrato una grande lezione di vita». Lo ha sottolineato Giorgio Napolitano, incontrando gli atleti olimpici e paralimpici medagliati, tra cui la bergamasca Martina Caironi e Matteo Morandi, d'origine scalvina.

Dall'esperienza paralimpica «abbiamo riscontrato una grande lezione di
vita». Lo ha sottolineato il capo dello Stato, Giorgio Napolitano,
incontrando a Roma gli atleti olimpici e paralimpici medagliati, tra cui
la bergamasca Martina Caironi, medaglia oro nei 100 con record mondiale alle Paralimpiadi e Matteo Morandi, d'origine scalvina, bronzo nella ginnastica (anelli) alle Olimpiadi.

«Dalle prove degli atleti paralimpici ci è venuta una grande soddisfazione sportiva e un ulteriore motivo di orgoglio nazionale, una grande lezione di vita, una grande lezione morale. Lo ha capito tutta Italia, vero Zanardi?» ha continuato Napolitano. Emozionatissima la giovane Caironi che ha scambiato due parole con il capo dello Stato ricevendo la medaglia.

«È stata per noi italiani un'Olimpiade ricca di successi e soddisfazioni, per le grandi prove degli atleti olimpici e paralimpici». Così Napolitano, durante il suo intervento nella Sala dei Corazzieri al Quirinale. «Grazie a tutta la delegazione italiana e in particolare al suo capo Raffaele Pagnozzi per quanto hanno fatto. Sono state Olimpiadi anche con qualche delusione e amarezza ma è normale e umano che sia così, gli atleti non sono macchine e bisogna essere loro vicini per rimettersi al lavoro e per imparare dagli errori personale e collettivi».

«Abbiamo vinto in alcune discipline che da tempo ci riservano soddisfazioni, ad esempio la scherma. Abbiamo colto grandi successi anche in altri sport meno noti al grande pubblico, anche questo ci offrono le Olimpiadi, la possibilità di conoscere tanti atleti che lavorano in silenzio per anni fino a raggiungere livelli agonistici insperati. Abbiamo vinto molte medaglie anche negli sport e nelle competizioni di squadra, siamo partiti con defezioni nello sport di squadra, ma poi da pallanuoto e pallavolo sono arrivati risultati a dimostrazione che se ben guidati sappiamo fare gruppo».

«Accolgo volentieri l'idea di Petrucci, di considerare gli atleti parte del nostro migliore made in Italy, le loro vittorie sono proprio made in Italy» ha detto ancora il presidente della Repubblica che ha concluso con un ringraziamento particolare a Petrucci e Pancalli. «Cari Petrucci e Pancalli, mi avete rivolto ringraziamenti sinceri e generosi, ma un grazie lo devo anche io a voi. Incontrandovi, mi sono un pò ringiovanito e questo è stato un dono non da poco».

Valentina Vezzali e Oscar De Pellegrin hanno riconsegnato a Napolitano la bandiera italiana che avevano ricevuto prima della partenza per la spedizione olimpica e paralimpica di Londra. «Sono emozionantissima come quando ho ricevuto il tricolore prima di partire per Londra, e adesso riconsegno la bandiera al presidente Napolitano con tutto l'orgoglio della mia italianità». Così, la schermitrice Valentina Vezzali, oro a squadre e bronzo individuale nel fioretto

«Riconsegnare la bandiera con cui ho sfilato, e cercato di dare il massimo, anche spronando tutta la delegazione azzurra alle Olimpiadi è una emozione che porterò sempre con me - ha aggiunto la campionessa azzurra - Mi ha permesso di tirare fuori tutto l'orgoglio italiano e di rialzare la testa dopo i momenti di difficoltà».

Daniele Molmenti e Alex Zanardi hanno invece consegnato al capo dello Stato una medaglia d'oro e una tuta della Nazionale italiana prima della consegna agli atleti, da parte del Presidente della Repubblica, di una medaglia d'argento.

A pochi minuti dall'inizio della cerimonia di premiazione, il presidente della Repubblica aveva conferito il titolo di Cavaliere di Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica italiana, a Raffaele Pagnozzi, capo delegazione per la decima volta.

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