A Bergamo Napoli senza faro
L'Atalanta stasera ci prova

Inutile girarci intorno: il Napoli senza Cavani non è il Napoli con Cavani all'attacco. E l'assenza del Matador fra le fila degli azzurri sembra proprio un assist per l'Atalanta che questa sera al Comunale ospita la squadra di Mazzarri.

Inutile girarci intorno: il Napoli senza Cavani non è il Napoli con Cavani all'attacco. E l'assenza del Matador fra le fila degli azzurri sembra proprio un assist per l'Atalanta che questa sera al Comunale (ore 20,45, diretta su Sky Calcio 3 e Premium Calcio 3) ospita la squadra di Mazzarri per la decima giornata di campionato.

Perché è vero che il Napoli resta una corazzata e non può certo permettersi di perdere terreno nei confronti dell'inarrestabile Juve, ma se c'è un neo del Napoli è proprio una panchina non lunghissima (l'Europa League insegna). L'assenza di Cavani, a cui si aggiunge quella di Zuniga, non passa quindi inosservata e l'Atalanta sogna di riprendersi oggi i due punti lasciati a Pescara. Fra il dire e il fare però c'è di mezzo... l'emergenza. In difesa ormai siamo abituati a un continuo rinnovamento della linea a quattro (oggi cambiano gli esterni: fuori Raimondi e lo squalificato Peluso, dentro Bellini e Brivio) ma alla fine i quattro titolari offrono sempre garanzie, anche se l'attacco del Napoli, pur se orfano di Cavani, con Insigne, Hamsik e Pandev non lascia certo dormire sonni tranquilli.

Il vero punto interrogativo però è a centrocampo, con una coppia di centrali attesa da un compito difficile: squalificato Cigarini e non ancora disponibile Biondini, tocca nuovamente a Cazzola e ci sarà il debutto stagionale di Carmona dopo l'infortunio estivo, con tutti i conseguenti dubbi sulla sua condizione e sulla tenuta. L'assenza di Cavani non deve quindi fare dimenticare le difficoltà nerazzurre in ogni zona del campo: in difesa e a centrocampo per le assenze, in attacco per la mancanza di smalto che anche a Pescara ha tarpato le ali a un'Atalanta che in fase di realizzazione deve ancora trovare le misure. E se il Napoli deve rinunciare al suo faro Cavani (capocannoniere della serie A con sei gol), l'auspicio nerazzurro è che questa sera sotto i riflettori si riaccenda la luce di Denis, a cui è legata una buona fetta delle speranze offensive atalantine. Sulla carta la partita di questa sera non è l'occasione migliore per ritrovare la vena offensiva, perché il Napoli vanta la seconda miglior difesa sia in termini assoluti (cinque gol, solo la Juve è più ermetica) sia in trasferta (due gol, ha fatto meglio solo l'Inter). I numeri dicono inoltre che il Napoli è travolgente al San Paolo (cinque vittorie su cinque) e un po' meno in trasferta, ma non devono illudere, perché sette punti in quattro partite restano un bottino di tutto rispetto, a maggior ragione ricordando che la squadra di Mazzarri ha lasciato punti solo a Torino contro la super Juventus e a Catania (0-0). D'obbligo infine un riferimento agli impegni ravvicinati, con tre partite in otto giorni che andranno valutate complessivamente: dopo il punticino di Pescara, dal punto di vista razionale la partita da non sbagliare fra oggi e domenica contro la Samp è quella di Genova. Ma il calcio è emozione e quando l'Atalanta gioca in casa contro una grande ai tifosi nerazzurri piace sognare.

Andrea Colombo

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