Scaloni o un giovane da vivavio?
In avanti si rimpiange Gabbiadini

Nell'Atalanta di Palermo meglio l'esperto Scaloni (imminente, sembra, il suo arrivo) o attingere dal serbatoio di una squadra Primavera che sta girando a mille? Data la precaria situazione venutasi a creare verrebbe da preferire il classico «uovo oggi alla gallina domani».

Nell'Atalanta di Palermo meglio l'esperto Scaloni (imminente, sembra, il suo arrivo) o attingere dal serbatoio di una squadra Primavera che sta girando a mille? Data la precaria situazione venutasi a creare verrebbe da preferire il classico «uovo oggi alla gallina domani».

Per “uovo” intendiamo il difensore italo argentino che la Lazio è disposta a cedere. Del resto in Sicilia è d'obbligo centrare il risultato e non c'è allenatore che non privilegi la certezza all'innesto di belle speranze.

Naturalmente di questo passo si escluderebbe in partenza la possibilità di valorizzare uno dei tanti giovani del nostro vivaio. Non dovrebbe fare eccezione Stefano Colantuono, di per sè prudente nel pescare direttamente dal vivaio.

In tal caso, comunque, potremmo essere abbastanza d'accordo: troppi i rischi che si correrebbero in una trasferta diventata, di colpo, importante.

Ma è un discorso che necessita una riflessione: tutti abbiamo sott'occhio l'ennesimo bel gol di Manolo Gabbiadini realizzato domenica scorsa, ben sottolineato dall'intera stampa nazionale, televisioni comprese. Inutile ricordare che il pensiero è volato allo sterile attacco atalantino e al mercato estivo.

Pochi, per la verità, avevano lamentato la cessione del giovane attaccante, protagonista peraltro della nazionale under 21. Troppo facile ricorrere al “noi l'avevamo detto”, ma qualcuno di sicuro a Zingonia dovrebbe quanto meno riflettere.

Puntare sui giovani di qualità significa anche insistere e non fermarsi, magari, alla prima delusione. Un esempio eclatante? Quando arrivò Pippo Inzaghi per un paio di mesi non centrò nemmeno i lampioni di Zingonia ma, poi, è nota la sua inarrestabile escalation.

Volete un altro esempio? Chi non ricorda il diciottenne Roberto Donadoni, tenuto a lungo in panchina, sempre a Bergamo? Facile dar lezioni adesso si dirà ma ciò è un dato di fatto che deve ricordare qual' è stata la centenaria storia dell'Atalanta.
Arturo Zambaldo

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