Bonetti: «Ho sconfitto il cancro
e ora torno sul campo di volley»

Per Lorenzo Bonetti, schiacciatore della Dianetics Cisano, alla disperata ricerca della salvezza nel campionato di B1 maschile, il ritorno alla pallavolo giocata ha il sapore di un ritorno alla vita. Perché in piena estate, il mondo ha rischiato di crollargli addosso.

Per Lorenzo Bonetti, schiacciatore della Dianetics Cisano, alla disperata ricerca della salvezza nel campionato di B1 maschile, il ritorno alla pallavolo giocata ha il sapore di un ritorno alla vita. Perché in piena estate, il mondo ha rischiato di crollargli addosso.

«Il 13 luglio hanno scoperto che avevo un linfoma al sistema linfatico - racconta, ora abbastanza serenamente, Lorenzo Bonetti - avevo sempre mal di schiena quando giocavo nei vari tornei estivi, ma credevo che la colpa fosse per il poco allenamento. Ho effettuato una risonanza magnetica e poi mi hanno chiesto di effettuare una biopsia interna. Ho passato un mese da incubo, fra la metà di luglio e la metà di agosto, perché i medici non riuscivano a capire la vera entità del problema. Poi ho dovuto sottopormi a un lungo ciclo di chemioterapia, dalla fine di agosto all'inizio di dicembre e infine, per sicurezza, ad alcune sedute di radioterapia. Ora riesco a parlare di tutto questo come di una storia passata».

Una volta debellata la malattia, Lorenzo Bonetti è tornato in palestra, cioè alla sua vita di sempre. «Sono sempre stato convinto di poter tornare a giocare a pallavolo, per questo non mi sono mai arreso e una volta risolti tutti i problemi ho ricominciato ad allenarmi. Ancora oggi non mi considero al 100%, ma vedo che miglioro di settimana in settimana e anche questa è una bella risposta da parte del mio corpo. Mi hanno detto che ci vorrà pazienza, perché potrebbe servire anche un anno per smaltire tutti i farmaci che sono serviti per debellare la malattia».

Lorenzo Bonetti (25 anni, di Trescore Balneario) comincia a giocare a pallavolo nell'Olimpia, sotto la guida di Alvise Bonicelli e l'anno successivo viene chiamato da Luciano Cominetti come secondo alzatore in A2. La sua giovane età e il suo talento non passano inosservati e l'anno dopo è alla Sisley Treviso, dove vince lo scudetto con la squadra Under 20. Quindi tre stagioni in A2, due a Bassano e una a Reggio Emilia. Lo scorso anno sbarca in A1 a Vibo Valentia, ma rimane solo fino a dicembre, poi si trasferisce al Cantù in A2 e decide di trasformarsi da alzatore a schiacciatore.

Con il sorriso sulle labbra, ricorda quanto gli siano stati vicini tutti i dirigenti e i compagni di squadra della Dianetics Cisano. «Per me tornare in campo è stato come tornare alla vita, anche perché è inutile negare che nelle prime settimane si pensa sempre al peggio. In estate avevo tanti contatti, sia con squadre di serie A2, come Reggio Emilia e Isernia, sia con squadre di B1, come Cantù e Cisano. Alla fine ho scelto di sposare il progetto di Cisano, anche per potermi curare con più tranquillità a casa e sono ancora convinto di aver fatto la scelta migliore, perché tutta la società mi è sempre stata vicino e mi hanno dato la necessaria serenità per recuperare e ricominciare ad allenarmi». Lo schiacciatore bergamasco ricorda, anche con un pizzico di ironia, il suo ritorno in campo: «Alla prima partita, dopo mezz'ora non ce la facevo più; adesso sto meglio e reggo anche i cinque set e anche se a livello muscolare non sono ancora quello di prima, diciamo che sono quasi a posto». Ora è la Dianetics Cisano ad aver bisogno delle sue cure, perché con le ultime tre sconfitte consecutive, la compagine cisanese è ancora all'ultimo posto in classifica. «Abbiamo iniziato benissimo il 2013 e sembrava che si fosse imboccata la strada giusta per puntare alla salvezza, poi sono arrivate queste tre sconfitte consecutive. Con Genova abbiamo giocato benino, ma non è bastato e i liguri si sono mostrati fuori dalla nostra portata. Con Brescia è stata una partita strana, ma loro hanno dimostrato di essere in un buon periodo, visto che domenica hanno battuto Genova, cioè una squadra che punta ai playoff. Sabato a Mondovì nessuno di noi si è espresso al meglio. Io stesso ho sbagliato la partita e non cerco scusanti. Però dobbiamo guardare avanti perché mancano 8 giornate e tutto è possibile».

Ora la Dianetics Cisano si trova a un bivio: o vince domenica (alle 18 a Cisano Bergamasco arriverà la Comer Iglesias, diretta avversaria nella lotta per la salvezza), o si potrà considerare con un piede in B2. «Dobbiamo essere più uniti e stare concentrati, senza mai perdere di vista una possibile salvezza. Dobbiamo fare di più, perché possiamo fare di più, quindi giochiamo, vinciamo e non pensiamo ad altro, evitando di fare programmi, perché sono convinto che potrebbe bastare una bella vittoria per sbloccarci anche sul piano psicologico».

Silvio Molinara

© RIPRODUZIONE RISERVATA