Atalanta, la salvezza anticipata
è firmata da tutto il gruppo

Piovono, giustamente, da ogni angolo gli elogi all'indirizzo degli atalantini e di Stefano Colantuono (staff tecnico compreso) per l'obiettivo salvezza centrato con largo anticipo rispetto al termine del campionato.

Piovono, giustamente, da ogni angolo gli elogi all'indirizzo degli atalantini e di Stefano Colantuono (staff tecnico compreso) per l'obiettivo salvezza centrato con largo anticipo rispetto al termine del campionato. Sarebbe, comunque, il caso di allargarli al presidente ed alla dirigenza per aver consegnato all'allenatore un organico adeguato ai risultati fortemente auspicati e annunciati in estate.

Che ad Antonio Percassi spetti, senza la minima esitazione, un posto di rilievo è perfino superfluo sottolinearlo. Altrettanto equo collocare sul podio l'amministratore delegato Luca Percassi e il direttore generale Pierpaolo Marino. Il primo, forse esageratamente schivo, è solito dividere il ruolo imprenditoriale con quello imposto dall' importante carica, ricoperta in ambito calcistico.

Del resto la sua pluri presenza settimanale a Zingonia a stretto contatto con Marino e non solo è visibile a chi abitualmente frequenta la sede del “governo” atalantino. Quanto a Marino, fortemente voluto e rincorso dallo stesso presidente, è colui che coniuga in toto la funzione di direttore generale a quella di “uomo mercato”.

E' sotto quest'ultimo aspetto che, nell'economia dei traguardi certificati dalla squadra, va valutato il suo lavoro alla resa dei conti. Dalla sua parte, nelle ultime due campagne acquisti-cessioni, emergono su tutte le scelte e relativi ingaggi di Denis e Livaja. Da evidenziare, poi, le strategie vincenti escogitate per riportare a Bergamo Cigarini e Stendardo, ritenuti ad un certo punto del tutto persi. Al tempo stesso, per onestà dei fatti, occorre mettere sull'altro piatto della bilancia, in particolare, i non convincenti acquisti di Matheu, Parra e Troisi. Si sa, però, che di norma non sbaglia mai soltanto la persona che sta con le classiche mani in mano.

Rimanendo nell'ottica “mercato” ingeneroso sarebbe dimenticare i preziosi collaboratori di Marino, il direttore sportivo Gabriele Zamagna e il capo degli osservatori, ovvero giramondo Beppe Corti. Fermiamoci qui nell'evidenziare i meriti che hanno globalmente consentito all'Atalanta di regalare alla tifoseria la seconda permanenza consecutiva in serie A senza, sostanzialmente, alcuna sofferenza.

Arturo Zambaldo

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