Panathlon Club Bergamo
Il premio va a Gianpaolo Bellini

Insieme a nomi importanti del calcio moderno, nell'albo d'oro del premio Turani del Panathlon Club Bergamo c'è anche quello del capitano dell'Atalanta Gianpaolo Bellini. Il numero 6 atalantino è apparso molto emozionato alla consegna.

Insieme a nomi importanti del calcio moderno, nell'albo d'oro del premio Turani del Panathlon Club Bergamo c'è anche quello del capitano dell'Atalanta Gianpaolo Bellini. Apparso emozionato, il numero 6 atalantino ha voluto ringraziare i presenti per l'ambito premio, conquistato nell'edizione precedente da Riccardo Montolivo.

Prima di essere premiato Bellini è stato presentato prima dalle parole di Stefano Serpellini, giornalista de L'Eco di Bergamo, poi da quelle del Sindaco di Bergamo Franco Tentorio, che ha ricordato la figura di Turani, il quale insieme a padre Tentorio fece le fortune dell'Atalanta nel dopoguerra, e dall'Assessore provinciale Alessandro Cottini, oltre che dai membri del Panathlon di Bergamo.

“Sono emozionato e quasi imbarazzato, perché in passato l'hanno vinto campioni che oltre ai valori sportivi hanno messo in primo piano la loro correttezza, la lealtà, e la positività del calcio -ha affermato Bellini-. Spero di rimanere sempre il Gianpaolo che ero da bambino e spero di esserlo per tutta la vita. Spero però di tornare anche a essere calciatore, visto che quest'anno purtroppo, per diversi motivi, non riesco dare il mio contributo a livello tecnico. Cerco di farlo anche dal punto di vista umano nello spogliatoio perché è importante per il gruppo. Non potendo condividere il campo non è mai facile, vorrei farlo da dentro. Fa piacere essere riconosciuto come simbolo dell'Atalanta, spero di portarla avanti umilmente anche fuori da Bergamo”.

Sul momento atalantino il capitano ha dato la carica ai suoi e ha lasciato un pensiero per il compagno di squadra Giacomo Bonaventura. “Come le ultime ci aspetta una partita importante contro la Samp (sabato 30 marzo alle 15), ma non è l'ultima del campionato: è chiaro che se riusciamo a farla andare come vogliamo il campionato per noi si mette bene. Ho visto una squadra che nei momenti decisivi ha dimostrato di essere di ottimo livello, oltre che avere qualità caratteriali importanti. Ci è mancata la continuità, speriamo di trovarla nel finale. Vorrei che i talenti che crescono a Bergamo vi rimangano, anche se è un'utopia perché ci sono le ambizioni personali che è giusto rispettare: consiglio a Jack di fare il meglio all'Atalanta finché rimarrà per crescere ulteriormente e far vedere il proprio valore sia in Italia che all'estero”.

Tra i presenti anche altri numeri uno del calcio e dello sport, come gli ex allenatori nerazzurri Giovanni Vavassori ed Emiliano Mondonico, oltre ai compagni di squadra Raimondi e Capelli, ai massaggiatori Marcello Ginami (che ha ricordato il compianto Mennea ndr) e Renato Gotti e allo storico magazziniere Dorino. Presente all'appuntamento anche la selvinese Lara Magoni, ex stella dello sci italiano degli anni 90.

La serata si è conclusa con l'appello di Mondonico per i suoi ragazzi, il gruppo di alcolisti che attualmente allena, per avere come testimonial Bellini e la società Atalanta. La risposta di Roberto Spagnolo, dirigente atalantino presente alla premiazione, è stata positiva per un prossimo futuro insieme.

Simone Masper

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