Marcia trionfale a San Siro
L'Atalanta annichilisce l'Inter

Se San Siro è la Scala del calcio, l'Atalanta mette in scena una marcia trionfale e annichilisce l'Inter. È un 4-3 per i nerazzurri bergamaschi che disputano una partita strepitosa, con una grandinata di gol e qualche errore di troppo delle difese

Se San Siro è la Scala del calcio, l'Atalanta mette in scena una marcia trionfale che rimarrà negli annali e annichilisce l'Inter. È un 4-3 per i nerazzurri bergamaschi che disputano una partita davvero strepitosa, con una grandinata di gol e qualche errore di troppo delle difese, che però hanno reso lo spettacolo ancora più entusiasmante.

I milanesi sono scesi in campo decimati, ma ciò nulla toglie a un'Atalanta davvero grande per volontà, freschezza e voglia di fare il bis dopo la vittoria all'andata con il Milan. Inutile dopo una serata di gloria come questa fare l'elenco dei migliori, ma una citazione particolare va a Denis, autore di un triplete che avrà fatto mangiare dita e mani a Massimo Moratti, presidente di un'Inter che pure ci aveva fatto un pensierino la scorsa estate.

Sugli scudi, ma ormai non è una novità, Giacomo Bonaventura, autore di un gol di gran classe, la stessa classe messa in campo da un Cigarini, autentico, re del centrocampo. Menzione d'onore per Marco Livaja, che ha risposto alla grande alla lezione impartitagli una settimana fa dal professor Colantuono.

Bravi tutti comunque, perché non si può vincere a san Siro senza che tutti abbiano fatto la loro parte. Eppure le premesse non erano state esaltanti, per via di un primo tempo disputato al piccolo trotto, quasi che le due squadre non volessero farsi male. E i ritmi bassi non avevano certo entusiasmato nemmeno i quattrocento tifosi bergamaschi del terzo anello.

Poi, allo scadere della prima frazione, il gol di Rocchi ha acceso la miccia. Colantuono inserisce Ljvaia pochi minuti dopo l'inizio della ripresa e la partita si infiamma. Il croato innesca il pareggio di Jack Bonaventura, poi un incredibile pasticcio difensivo ridà il vantaggio ai padroni di casa, con tris quasi immediato di Alvarez, che pare spegnere ogni velleità dell'Atalanta. Invece la partita cambia volto, si scatena Denis.

È un crescendo entusiasmante, e in un pugno di minuti è tripletta del Tanque, che sciorina l'intero suo repertorio da imperatore dell'area di rigore. L'argentino impartisce una dura lezione al connazionale Samuel, e l'Inter che rimane a guardare incredula. Il finale è da brividi, l'Atalanta rischia qualcosina ma la notizia la procura uno Schelotto, nervosissimo che riesce a fare espellere un incolpevole Raimondi e dà ragione ai tanti tifosi nerazzurri che nei mesi scorsi ne avevano invocato la cessione.

Ma questi sono dettagli che non hanno nulla a che vedere col calcio. La serata è da ricordare semmai perché i nerazzurri onorano nel migliore dei modi Ivan Ruggeri, il presidente scomparso sabato. Una vittoria che gli assomiglia parecchio. Quello di una squadra umile, ma combattiva, mai doma, senza timori reverenziali nei confronti degli squadroni. Una vittoria, insomma, alla Ruggeri.

Arturo Zambaldo

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