Serata magica a San Siro
Salvezza mai in discussione

La serata magica di San Siro la ricorderemo all'infinito. Così come non ci va di dimenticare che circa un paio di mesi fa un certo numero di tifosi e di media parlavano con insistenza di un'Atalanta alle prese con il discorso-salvezza.

La serata magica di San Siro la ricorderemo all'infinito. Così come non ci va di dimenticare che circa un paio di mesi fa un certo numero di tifosi e di media parlavano con insistenza di un'Atalanta alle prese con il discorso-salvezza, collegabile, in gran parte, alla discutibile conduzione tecnico, tattica di mister Stefano Colantuono e all'astinenza, nelle vesti di bomber, di German Denis. Considerazioni e indizi ulteriormente smentiti dal trionfale blitz di Milano con buona pace di coloro che si etichettano intenditori di calcio con la «I» maiuscola. Entriamo nei particolari sia pure in estrema sintesi.

ARGOMENTO SALVEZZA

Premessa: chi ci segue sa di non attribuirci il classico «senno di poi». Precedenza al fatto che la classifica ha quasi sempre puntualmente visto i nerazzurri sopra la zona rossa con margini di sicurezza dai quattro agli otto punti. Al rassicurante bottino, via via accumulato, aggiungiamo la qualità del nostro organico rispetto a quello delle avversarie coinvolte per non retrocedere. Ci voleva poco nel rifugiarsi in queste riflessioni per non essere tacciati nelle cassandre di turno.

MESSA IN DISCUSSIONE DI COLANTUONO

Con qualche risultato avverso collezionato, nonostante la graduatoria fosse rimasta non inquietante, le critiche a Colantuono sono piovute a raffica. Sul suo esonero si trovavano d'accordo in parecchi. In un batter d'occhio si erano ridotti in cenere i palpabili meriti dell'allenatore romano, due promozioni, entrambe al primo botto, il record di punti in serie A nello scorso campionato e l'ottimo inizio nella corrente stagione sportiva. Meno male che il presidente Antonio Percassi, su proposta del direttore generale Pierpaolo Marino, ha posto tutti a tacere allungandogli ulteriormente il contratto.

IL RITORNO AL GOL DI DENIS

Al pari di Colantuono, Denis ne ha dovuto ingoiare di commenti per nulla piacevoli. Si sosteneva, tra l'altro, che le sedici reti totalizzate nel passato torneo fossero state casuali e, perciò, da considerare non ripetibili. Si era chiesto per lui un periodo di riposo o, i più indulgenti, il trasferimento in panchina. Che anche ai bomber di razza può accadere un momentaneo «digiuno» non si era tenuto proprio conto.

Il citato Marino (artefice, peraltro, dell'acquisto del Tanque) fece ricorso ad un'apposita conferenza stampa per esprimere la totale fiducia della società al giocatore, scommettendo sulla sua doppia cifra, quanto a gol, pure quest'anno. Con la tripletta con l'Inter, German è arrivato a quota 15 gol e scusate se è poco.

Arturo Zambaldo

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