Atalanta, salvezza ormai archiviata
C'è da finire bene il campionato

Stefano Colantuono aveva detto che l'Atalanta avrebbe giocato per vincere ma anche un pareggio, in fin dei conti, avrebbe anche potuto fare comodo. Alla fine si deve dire che il mister aveva visto giusto. Il punto guadagnato chiude ogni discorso sulla salvezza.

Stefano Colantuono aveva detto che l'Atalanta avrebbe giocato per vincere ma anche un pareggio, in fin dei conti, avrebbe anche potuto fare comodo. Alla fine si deve dire che il mister aveva visto giusto. Il punto guadagnato chiude ogni discorso su una salvezza che peraltro mai è stata messa in discussione da un paio di mesi a questa parte.

Però sarebbe sbagliato sostenere che i nerazzurri non siano scesi in campo con la giusta mentalità. Dopo un primo tempo in cui nessuna delle due squadre è riuscita a prendere il sopravvento in modo deciso, la partita è decollata nelle ripresa, quando si è visto tanto agonismo. L'Atalanta ha operato in attacco, ha lavorato e faticato fin quando il vantaggio è arrivato.

Si era ormai oltre la metà del secondo tempo e sembrava che tutto potesse finire nel migliore dei modi. Invece il pomeriggio non era proprio terminato. L'Atalanta ha insistito ma il colpo del ko non è arrivato e dieci minuti dopo l'esperto Gilardino ha punito una delle poche amnesie della difesa.

A quel punto ai nerazzurri non è rimasto altro che recriminare per le non poche palle gol sbagliate. Livaja al centro dell'attacco non è stato brillante come in altre occasioni, ma il ragazzo è giovane e paga in termini di continuità.

La bella Atalanta contro gli emiliani può comunque dire grazie a una serie di giocatori che qualche perplessità avevano sollevato nel corso della stagione. Primo fra tutti Maxi Moralez, che ha reso con gli interessi la fiducia che Colantuono ha continuato a concedergli nonostante una serie di prestazioni non all'altezza delle sue qualità.

Citazione d'obbligo anche per Giorgi, alla sua prima realizzazione in nerazzurro, giunta, guarda caso, su un traversone di un giocatore non troppo amato dalla critica: quel Davide Brivio che avrà qualche problema quando difende ma che ha dimostrato ancora una volta di avere un piede sinistro davvero fatato.

Il Bologna ha recitato il suo compito con dignità. Ha subìto, ma non ha mai alzato bandiera bianca, sospinto dalla classe di Diamanti e dal sempre operativo Gilardino, un falco puntualmente in attesa dell'errore altrui. In questo caso è toccato a Lucchini cadere nella rete, ma addossare a un giocatore una vittoria sfuggita sarebbe davvero troppo. Tornando al Bologna, fischiato dalla curva l'ex Tiberio Guarente, ha comunque giostrato con sufficienza.

Il pareggio porta un altro e probabilmente non necessario mattoncino alla classifica, ma domenica prossima c'è la partita di Parma, poi arriverà a Bergamo la Juve e dunque non è il momento di abbassare la guardia. Colantuono predica umiltà e concentrazione, l'Atalanta deve e vuole aggiungere altre soddisfazioni a un campionato che vanta alcune giornate veramente trionfali e deve verificare il rendimento di tanti giocatori in vista della nuova stagione.

Al di là delle dichiarazioni ufficiali, il mercato per la prossima stagione è già cominciato, le società stanno guardandosi in giro e parecchi nerazzurri sono nel mirino di società di blasone. Questo finale di campionato servirà, dunque, anche a capire chi si merita ancora la maglia nerazzurra.

Arturo Zambaldo

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