Capelli e Livaja due garanzie
per il prossimo campionato

Non si è festeggiata l'auspicata vittoria sul Chievo ma l'ultima di campionato va passata agli archivi per due motivi, entrambi da enfatizzare. Primo, l'incoraggiante ritorno in campo di Capelli. A seguire la conferma del talento di Livaja.

Non si è festeggiata l'auspicata vittoria sul Chievo ma l'ultima di campionato va passata agli archivi per due motivi, entrambi da enfatizzare con la classica «E» maiuscola. Primo, l'incoraggiente ritorno in campo da titolare di Daniele Capelli dopo lo stop di un anno e mezzo. A seguire la conferma, a tutti gli effetti, del talento di cui dispone Marko Livaja.

Quanto a capitan Capelli, ciò che ha maggiormente sbalordito è stata l'autorevolezza evidenziata, in lungo e in largo, per l'intera durata del match. In altre parole, il centrale difensivo ha stupito per il tempismo e la determinazione in ogni intervento.

Sostenere che il difensore di Grumello del Monte abbia di colpo e definitivamente esorcizzato la lunga assenza dalla serie A è sin troppo facile. Risultato: mister Stefano Colantuono può fregarsi per bene le mani al pensiero di poterlo ripresentare ad occhi chiusi nella terza stagione consecutiva nella massima categoria.

Sul conto della punta croata, riteniamo sufficiente averlo rivisto scorazzare lungo il terreno di gioco contro l'undici veneto sfoderando qualità tecniche da vendere oltre a un agonismo non sempre coniugabile per giocatori di una certa classe.

Insomma, guardando avanti, l'accoppiata Denis-Livaja rappresenta, sin d'ora, un'alta garanzia pensando al prossimo campionato. Ancora in Atalanta-Chievo da sottolineare le doverose ovazioni tributate all'unanimità, dagli spalti, al neoazzurro Bonaventura impiegato, non a caso, dall'allenatore, solo nel finale.

Spiace solamente che, con ogni probabilità, il centrocampista-trequartista atalantino non lo si potrà più applaudire a Bergamo: giustificate ambizioni del giocatore ed esigenze di bilancio societarie impongono il suo trasferimento verso piazze più ambiziose della nostra.

A questo punto, massima attenzione al mercato, quello ormai visto che di pour parler o magari anche qualcosa di più, gli operatori dei vari club ne hanno dato vita già da qualche tempo.

Arturo Zambaldo

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